VINO: ALLEANZA COOPERATIVE, GRANDE CRESCITA FATTURATO EXPORT PER LE COOP ADERENTI +130% IN 12 ANNI

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“tra il 2010 e il 2022 il fatturato generato dall’export delle cantine aderenti ad alleanza cooperative ha registrato una crescita del 130%, con un trend superiore all’andamento delle esportazioni nazionali di vino che nello stesso periodo sono cresciute del 101%. anche il fatturato complessivo negli ultimi dieci anni e’ aumentato dell’88%, a conferma di una crescita economica e un posizionamento importante conquistato dalle oltre 379 cooperative italiane, che producono il 58% del vino italiano. e’ quanto emerge dall’indagine sul grado di internazionalizzazione delle cooperative vitivinicole, realizzato da ismea per alleanza delle cooperative e presentato oggi a roma da fabio DEL BRAVO nella conferenza stampa ‘a tutto export, i vini cooperativi alla prova dell’export’, che ha anche ufficializzato l’avvio di un protocollo di intesa tra alleanza cooperative e ismea, finalizzato ad analizzare i dati strutturali del settore, il mercato e il commercio estero, con particolare riferimento al mondo della cooperazione”, informa l’alleanza delle cooperative agroalimentari. “analizzando nel dettaglio le varie tipologie di impresa, dallo studio di ismea sui bilanci delle cantine emerge che a crescere di piu’ negli ultimi 12 anni come fatturato totale sono state le medie imprese, mentre quelle che sono riuscite a realizzare performance migliori sui mercati esteri sono le imprese che hanno fatturati superiori a 50 milioni di euro. solo le microimprese hanno avuto un calo (-10%) delle vendite sui mercati esteri, a conferma che se le dimensioni aziendali calano, si registrano contrazioni sui mercati esteri”, ha spiegato il presidente dell’alleanza carlo PICCININI. passando ad analizzare i principali mercati su cui commercializzano le cooperative italiane, e’ la germania il primo paese di destinazione dell’export in ambito ue (indicato dal 79% delle cooperative su cui e’ stata condotta l’indagine), seguito da francia e paesi bassi. tra i paesi extra-ue, gli stati uniti si collocano in prima posizione per il 65% delle cantine esportatrici, seguiti da canada e giappone. nella sua presentazione DEL BRAVO ha anche sottolineato come negli ultimi anni la cantine cooperative siano cresciute a un ritmo ancora superiore al settore del vino in generale, sia per fatturato che appunto per l’export. “le ottime performance delle nostre cooperative sui mercati esteri negli ultimi anni sono avvenute in un lasso temporale che corrisponde in gran parte con l’introduzione di una misura di sostegno europea, quella della promozione nei paesi terzi, che ha contribuito certamente a portare il vino italiano nel mondo. la misura, che e’ stata confermata nel piano strategico nazionale della nuova politica agricola comune 2023-2027, presenta a nostro avviso alcuni margini di miglioramento: auspichiamo che si possano presto introdurre maggiori flessibilita’ specie in ordine alle modalita’ di rendicontazione delle spese e di presentazione delle varianti”, ha spiegato il coordinatore del settore vitivinicolo dell’alleanza luca RIGOTTI. “le buone performance ottenute negli ultimi 12 anni non devono tuttavia farci dimenticare le difficolta’ che il settore vitivinicolo sta vivendo, stretto tra le conseguenze della grave impennata dei costi di produzione e dell’energia, le difficolta’ di approvvigionamento per alcuni materiali come il vetro e la crisi generalizzata dei consumi dovuta alle spinte inflazionistiche. una situazione che rischia di far perdere competitivita’ alle nostre imprese rispetto ad altri principali paesi produttori europei”, ha aggiunto il presidente PICCININI. durante la conferenza stampa hanno illustrato le rispettive esperienze sui mercati extra ue pierluigi GUARISE, amministratore delegato di collis veneto wine group, che ha parlato del mercato degli stati uniti, e francesco PAGANELLI, export manager di cevico, sulle particolarita’ dei mercati asiatici, in particolare cina e giappone.