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la commissione europea ha pubblicato la relazione sulle prospettive a breve termine dei mercati agricoli dell’ue. “la relazione – spiega un comunicato dell’esecutivo comunitario – mostra che l’impatto dell’invasione dell’ucraina da parte della russia e i conseguenti elevati costi dei fattori di produzione e l’inflazione alimentare continuano a pesare sui mercati agricoli e sulle decisioni di acquisto dei consumatori. in aggiunta, in ampie zone dell’ue la siccita’ invernale ha ulteriormente peggiorato la disponibilita’ di acqua in regioni con riserve idriche gia’ particolarmente basse a seguito dell’estate calda e secca dello scorso anno”. “le attuali previsioni macroeconomiche dell’ue – sottolinea il comunicato – sono relativamente piu’ positive rispetto all’autunno 2022, nonostante le incertezze sull’approvvigionamento energetico per il prossimo inverno e le recenti tensioni sui mercati finanziari. l’anno scorso – continua il comunicato – i prezzi elevati dei prodotti di base hanno contribuito a contrastare gli alti costi dei fattori produttivi e il reddito agricolo e’ aumentato in media, seppure con notevoli disparita’ settoriali e regionali”. secondo la commissione “la pressione dei prezzi dei fattori produttivi sugli agricoltori dovrebbe diminuire nel 2023. il calo dei prezzi previsti dei cereali stabilizzera’ la domanda di mangimi, mentre l’accessibilita’ e la disponibilita’ di fertilizzanti miglioreranno grazie al calo dei prezzi dell’energia e all’aumento dinamico delle loro importazioni”. aggiunge il comunicato che “l’inflazione alimentare rimane significativa, con i prezzi medi dei prodotti alimentari nell’ue piu’ alti del 19,5% nel febbraio 2023 rispetto al febbraio 2022. nonostante i cali osservati in alcuni costi dei fattori produttivi, si prevede che i prezzi dei prodotti alimentari rimangano a livelli elevati per un po’ di tempo, prima di tornare a scendere. il clima invernale secco e mite potrebbe ridurre la qualita’ e la disponibilita’ di foraggio e aumentare la pressione dei parassiti sulle colture, con possibili effetti sulle rese. per quanto riguarda il commercio, le esportazioni dell’ue potrebbero riprendersi nel 2023, in alcuni casi sostenute da una ripresa della cina, mentre – conclude il comunicato – potrebbero rimanere alcune sfide dovute a un potere d’acquisto piu’ debole e a una minore competitivita’ dell’ue in alcuni mercati”.