LUSETTI APRE 41° CONGRESSO LEGACOOP MESSAGGI DI MATTARELLA, MELONI INTERVENTI DI CALDERONE E GARDINI

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si e’ aperto oggi a roma, all’auditorium della musica, con l’intervento del presidente mauro LUSETTI, il 41° congresso della legacoop, l’associazione cui aderiscono oltre 10mila cooperative con un valore complessivo della produzione nel 2021 di 82 miliardi e 609 milioni di euro; con circa 465 mila occupati e 7,4 milioni di soci. dopo un 2021 di forte ripresa che ha registrato un sostanziale recupero dei livelli pre-covid, nel 2022 le cooperative aderenti a legacoop evidenziano un rallentamento della crescita legato all’aumento dei costi e un crescente pessimismo sull’evoluzione dell’economia italiana. la domanda, pero’, tiene: il 45% delle cooperative ha aumentato il valore della produzione e quasi l’80% chiude l’anno con un utile di esercizio. queste alcune delle tendenze che emergono dai dati presentati oggi in occasione dell’apertura del congresso riguardo alle prospettive future, nonostante il diffuso pessimismo sulla situazione economica del paese, le cooperative prevedono un consolidamento delle attivita’ ed una prospettiva di stabilita’ per il prossimo futuro. solo il 10%, prevalentemente micro e piccole cooperative del sud, dichiarano di essere a rischio chiusura o prevedono un ridimensionamento. nell’occasione il presidente della repubblica, sergio MATTARELLA, ha inviato al presidente, mauro LUSETTI, un messaggio. «il tema dello sviluppo sostenibile rappresenta, insieme alla inclusivita’, una delle sfide nelle societa’ contemporanee. e’ importante che le imprese cooperative si propongano di riflettere sul loro ruolo in questo contesto”, scrive MATTARELLA. “il dato della solidarieta’, alla base dell’idea cooperativa, caratterizza la nostra costituzione, sin dall’art. 2 nei principi fondamentali, definendo poi, all’art. 45, le caratteristiche proprie alla funzione sociale del movimento”, ricorda il presidente. “globalizzazione delle catene economiche di valore e, contemporaneamente, l’insorgere di nuove disuguaglianze sociali e territoriali aprono nuovi orizzonti di impegno al movimento cooperativo, nella fedelta’ ai principi di mutualita’ che lo ispirano e lo esortano a essere uno dei protagonisti nel concorrere alle finalita’ proprie alla repubblica”, evidenzia MATTARELLA. “in questo senso – conclude il presidente – mi e’ grato rivolgere un saluto a tutti i partecipanti al quarantunesimo congresso nazionale di legacoop, con l’auspicio che dalle giornate di dibattito emergano proficui spunti di azione». anche il presidente del consiglio giorgia MELONI ha inviato un messaggio che partendo dall’articolo 45 sottolinea che “il protagonismo economico e sociale delle imprese cooperative ha ricoperto un ruolo fondamentale nella costruzione dell’italia e ha saputo incidere in modo significativo sul nostro tessuto economico e produttivo, dando vita ad un modello di fare impresa capace di mettere insieme lavoro, inclusione sociale e solidarieta’”. “la centralita’ della persona e l’attenzione per il territorio, due valori che contraddistinguono da sempre il movimento cooperativo, rappresentano un argine alle discriminazioni e allo sfruttamento del lavoro”, ha proseguito, sottolineando che “e’ fondamentale tracciare una linea netta tra chi fa buona cooperazione e chi calpesta la dignita’ le persone, tra chi applica il principio di sussidiarieta’ e chi utilizza il movimento cooperativo per avere un tornaconto personale. contrastare l’uso distorto della forma cooperativa e’ una priorita’ e in questa battaglia il governo puo’ e deve sapere contare sul presidio di legalita’, vigilanza e controllo esercitato da chi fa impresa cooperativa”. il modello della cooperazione “risponde alla nostra migliore tradizione e cultura italiana e rappresenta una modalita’ da valorizzare quale terreno d’incontro positivo tra le esigenze dell’economia e quelle della societa’ attraverso il lavoro”, ha affermato la ministra del lavoro e delle politiche sociali, marina elvira CALDERONE. “le trasformazioni in corso minacciano spesso questa cultura e questo nostro e vostro modello proponendo un sistema economico super competitivo, divisivo e non inclusivo. serve riportare il lavoro alla sua funzione di strumento di inclusione e accordo tra i bisogni delle comunita’ e del mercato delle persone e della comunita’. serve quello che chiamiamo buon lavoro” con qualita’ sociale ed economica, aggiunge CALDERONE, che e’ quello che “emerge dai vostri valori che condivido e orientano le mie scelte come ministro”.tra gli ospiti e’ intervenuto anche il presidete di confcooperative maurizio GARDINI che ha sottolineato la necessita’ di «una visione di paese che deve trovare una risposta alle fratture che si accentuano sempre di piu’: economiche, sociali, territoriali, digitali che impoveriscono sempre di piu’ il paese».