FINI (CIA), CANDIDATURA CUCINA ITALIANA UNESCO OPPORTUNITA’ UNICA

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“la forza del made in italy agroalimentare sta nella stretta sinergia tra agricoltura e ristorazione, tra chi produce e chi trasforma. nella collaborazione lungo la filiera, dal campo alla tavola, risiede il valore aggiunto del cibo italiano nel mondo”, afferma il presidente di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, nel commentare la candidatura ufficiale da parte del governo – precisa la cia – della cucina italiana quale patrimonio dell’umanita’ unesco per il 2023. la cucina nazionale viene definita, nel dossier di candidatura ufficiale – spiega la cia – come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualita’ basate sui tanti saperi locali. “saperi e sapori che riflettono l’immensa biodiversita’ di prodotti e territori rappresentata dalla nostra agricoltura e valorizzata nelle tante ricette di agriturismi e ristoranti che raccontano cultura e tradizioni regionali. cosi’ vaste e peculiari da rendere la cucina tricolore la piu’ amata e ricercata “in casa” e all’estero”, evidenzia FINI, nel concludere che “ora, quindi, occorre fare squadra e centrare questo nuovo riconoscimento unesco: opportunita’ unica per tutelare, garantire e promuovere sempre di piu’ la cucina italiana nel mondo, a partire dalle materie prime agricole”.