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“con il seminario ‘a proposito di lavoro giusto’ si e’ concluso oggi a palazzo della valle il progetto ‘radix-alle radici del problema’, di cui confagricoltura e’ stata partner. il programma, finanziato dal fami (fondo asilo, migrazione ed integrazione) lazio 2014/2020, aveva l’obiettivo di rafforzare le azioni di contrasto al caporalato mediante pratiche di agricoltura sociale, in particolare attraverso tre attivita’: l’orientamento sui diritti e i servizi del territorio a cittadini di paesi terzi fornito da un team di accompagnamento e sportelli di informazione e orientamento, in particolare nei territori dell’agro pontino e di roma; servizi per l’inclusione con progetti e percorsi personalizzati di sostegno per le vittime di grave sfruttamento lavorativo; la redazione di linee guida, di cui il presidente di confagricoltura GIANSANTI ha firmato l’introduzione, e di un kit per le aziende, utili a orientare la programmazione, la progettazione e la realizzazione di iniziative di agricoltura sociale per l’inclusione attiva di cittadini di paesi terzi”, rende noto un comunicato stampa di confagricoltura. “stamani, ai saluti introduttivi del vicepresidente di confagricoltura sandro GAMBUZZA e del presidente di agci-agrital giampaolo BUONFIGLIO, e’ seguito l’intervento di tatiana ESPOSITO, dg immigrazione e politiche di integrazione del ministero del lavoro e delle politiche sociali, che ha sottolineato l’impegno della sua direzione nel consolidare e sviluppare politiche di contrasto al caporalato basate sul coinvolgimento del piu’ ampio numero di attori territoriali per garantirne la sostenibilita’ e l’efficacia. a seguire, introdotti da silvana MORDEGLIA, presidente della fondazione nazionale assistenti sociali, e paola SABATINI SCALMATI della cooperativa kairos, hanno parlato della connessione tra lavoro e identita’, degli strumenti e delle regole per il lavoro “giusto” e del rapporto tra migranti, agricoltura e lavoro, rispettivamente raniero REGNI, professore ordinario alla lumsa; angelo MARI, gia’ dirigente della presidenza del consiglio dei ministri; michele COLUCCI, primo ricercatore al cnr. l’esperienza del progetto ha dimostrato che il sistema dei servizi sociali puo’ e deve giocare un ruolo determinante nel collegare le azioni di accoglienza con le politiche per il lavoro e con il mondo delle imprese. e a sottolineare quanto un partenariato diversificato sia utile ad affrontare efficacemente il problema del caporalato sono stati anche michele DISTEFANO, direttore di enapra, l’ente di formazione dei confagricoltura; giuseppe GIZZI, dell’agci agrital; marco berardo DI STEFANO, della rete delle fattorie sociali; renato BRIANTE, della fondazione nazionale assistenti sociali”, conclude confagricoltura.