(riproduzione riservata)
con il convegno ‘olio di oliva: impresa, sostenibilita’, mercati’, alla presenza del mondo olivicolo e delle istituzioni nazionali ed europee, confagricoltura e carapelli firenze hanno celebrato l’accordo di filiera siglato nel 2018 per promuovere la produzione ed il sistema dell’olio di oliva extravergine italiano. ignacio SILVA, presidente del gruppo deoleo (proprietario di carapelli), ha sottolineato che “carapelli firenze crede molto nelle alleanze tra parte agricola e parte industriale ed e’ proprio attraverso accordi di filiera come questo che riteniamo di poter creare un futuro sostenibile al settore. per noi sostenibilita’ e’ garantire valore sia al consumatore che all’olivicoltore e in questo contesto e’ anche valorizzare il made in italy. la sostenibilita’ e’ parte fondamentale della nostra strategia aziendale e poter parlare oggi di un progetto condiviso con confagricoltura, che ci ha visti pionieri cinque anni fa, ci rende molto orgogliosi e nello stesso tempo consapevoli della responsabilita’ assunta con l’accordo”. per massimiliano GIANSANTI, presidente di confagricoltura, ” nel 2018 confagricoltura e carapelli firenze condivisero l’opportunita’ di approfondire alcuni temi cruciali per il comparto olivicolo oleario e di definire una progettualita’ comune. oggi, dopo cinque anni, a valle di un lavoro intenso di scambio e di confronto, possiamo affermare con soddisfazione che l’intesa con carapelli firenze e’ un’esperienza di successo, che ha anticipato i tempi e che sicuramente faremo proseguire per condividere sfide sempre piu’ innovative e stimolanti”. intervenendo alla tavola rotonda “una storia di successo: l’accordo di filiera confagricoltura carapelli firenze. attualita’ e prospettive del settore”, walter PLACIDA, presidente federazione nazionale di prodotto olio per confagricoltura, ha detto che “il limite della nostra olivicoltura, ma anche la nostra risorsa, e’ che siamo un paese di produttori biodiversi: tanti oli diversi tra loro, 500 varieta’, una qualita’ ormai elevata sull’intera penisola. proprio la biodiversita’ deve essere la nostra spinta commerciale, rilanciando in particolare lo spazio di mercato per oli dop e igp e considerando che altri problemi della nostra olivicoltura sono di difficile soluzione, dal costo del lavoro elevato alla produzione frammentata”. placida ha anche sottolineato che il settore e’ sotto l’attacco del cambiamento climatico con evidenti perdite di produttivita’. sempre nella tavola rotonda, anna CANE, scientific&public affairs director di carapelli (gruppo deoleo), si e’ soffermata su alcuni aspetti dell’accordo. “in particolare abbiamo previsto un premio rispetto al prezzo di mercato e l’acquisto diretto dai produttori. abbiamo anche chiesto una serie di parametri di qualita’ piu’ restrittivi rispetto ai regolamenti europei, per lavorare davvero a una filiera olivicola sempre piu’ sostenibile”, ha detto cane, sottolineando che finora grazie a questo accordo carapelli ha acquistato olio per un valore complessivo di 25 milioni di euro, con centinaia di aziende olivicole coinvolte”. “l’accordo e’ nato dalla comune lungimiranza di visione che ha portato a rafforzare i rapporti all’interno della filiera olivicola-olearia italiana con l’obiettivo di contribuire a stabilizzare il mercato e restituire valore a entrambe le parti, quella agricola e quella industriale, garantendo al consumatore un prodotto di qualita’, tracciato e sostenibile. un’esperienza di successo”, hanno spiegato ancora confagricoltura e carapelli.