LAZIO: IL 20/01 WORKSHOP DI ARSIAL CON UNITUSCIA E COMUNE COLONNA SU DIFESA INTEGRATA COLTURE

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“un workshop sulla difesa integrata delle colture, con un approfondimento riguardante gli aspetti legati alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica, in programma a colonna (rm), venerdi’ 20 gennaio 2023 per l’intera giornata”. lo rende noto un comunicato della regione lazio, nel precisare che “e’ un’iniziativa di arsial, realizzata in collaborazione con l’universita’ della tuscia e il comune di colonna, nell’ambito del progetto ‘indaco – innovazione nei sistemi di difesa integrata nel territorio del comune di colonna’ avviato con l’obiettivo di diffondere tra gli agricoltori l’uso di pratiche a basso impatto ambientale, finalizzate al contenimento delle avversita’ fitosanitarie che normalmente colpiscono le colture agrarie”. “in particolar modo, nel corso dell’attivita’ progettuale, indaco prevede la diffusione di metodi di difesa rispettosi dell’ambiente come i dss (decision support system – sistemi di supporto alle decisioni), il trasferimento di conoscenza agli operatori in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione e lo sviluppo di una rete di collegamento tra le varie iniziative di ricerca e sperimentazione sulla difesa integrata”, spiega il comunicato, che prosegue: “indaco si inserisce nel solco della strategia farm to fork dell’unione europa, avviata con l’intento di orientare il sistema alimentare verso criteri di sostenibilita’, sicurezza e conservazione della biodiversita’ autoctona. obiettivi da raggiungere salvaguardando la sostenibilita’ economica delle imprese, proprio attraverso la diffusione di conoscenza e innovazione tecnologica, in sinergia con lo sviluppo di nuove metodiche e nuovi prodotti rispettosi dell’ambiente naturale”. “la partecipazione all’evento garantira’ il riconoscimento di n. 0,8 cfp da parte dell’ordine dei dottori agronomi e forestali di roma (odaf) secondo il regolamento conaf n. 3/2013, nonche’ il riconoscimento dei cfp per gli iscritti al collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati”, conclude il comunicato.