PARMIGIANO REGGIANO: OK ASSEMBLEA A BILANCIO 2023 E A LEVE FLESSIBILITA’ PIANO REGOLAZIONE 23/25

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“si e’ tenuta nel teatro municipale romolo valli di reggio emilia l’assemblea generale dei consorziati del parmigiano reggiano per l’approvazione del bilancio preventivo 2023 e delle leve di flessibilita’ del piano regolazione offerta 2023-25. la plenaria ha deliberato un bilancio record con 56,5 milioni di euro di ricavi. sul totale, 17 milioni di euro andranno a coprire i costi di funzionamento del consorzio, mentre le risorse destinate alle attivita’ saranno, al netto di accantonamenti, ammortamenti e tasse, 39,5 milioni. all’assemblea sono intervenuti anche francesco LOLLOBRIGIDA, ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste (in collegamento video), alessio MAMMI, assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca della regione emilia-romagna, e il prefetto di reggio emilia, iolanda ROLLI”, rende noto un comunicato stampa del consorzio parmigiano reggiano. “gli investimenti per azioni di marketing e comunicazione saranno pari a 34,2 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della domanda in italia e all’estero. relativamente agli investimenti promozionali, una decisa accelerazione sara’ rivolta al pilastro ‘mercati esteri’ del piano marketing, con investimenti per 14,2 milioni di euro (contro gli 11,9 milioni del 2022 e i 9 milioni del 2021), e i restanti 20 milioni saranno allocati negli altri sei pilastri per piano marketing legati ad attivita’ orizzontali, allo sviluppo del marchio e alla campagna pubblicitaria in italia. investimenti per 3,3 milioni di euro saranno destinati ai seguenti programmi: ‘premium 40 mesi’ per sostenere il segmento del parmigiano reggiano a lunga stagionatura (nello specifico, 1,9 milioni), agli investimenti in attrezzature per i centri raccolta latte (0,7 milioni) e a progetti di miglioramento del benessere animale e della sostenibilita’ (0,7 milioni). durante l’assemblea sono state anche discusse proposte piu’ tecniche che riguardano il piano regolazione offerta 2023-25. in particolare, sono state approvate le proposte di applicazione delle leve di flessibilita’ dei parametri di avvio del piano, che riguardano la riduzione dell”importo unico base’ (da 25 a 12,5 euro al quintale), la riduzione dell”importo grande splafonatore’ (da 40 a 30 euro al quintale) e la riduzione dello ‘sconto scolmatura’ al 20% dell’importo unico base in vigore nel 2023. sono stati inoltre aggiornati i criteri di gestione e accesso ai plafond”, prosegue il consorzio. “il 2023 sara’ un anno molto importante, caratterizzato da grandi sfide. per affrontare i problemi legati alle incertezze macroeconomiche causate dal conflitto in ucraina, al caro energia, all’incremento del costo delle materie prime e a un’inflazione crescente che ridurra’ il potere d’acquisto delle famiglie, la parola chiave sara’ stabilita’. per ottenere questo obiettivo, sara’ fondamentale fare squadra: dovremo infatti collocare sul mercato la produzione piu’ alta della dop, quella del 2021, riuscendo sia a mantenere il parmigiano reggiano a un prezzo concorrenziale, in modo che sia accessibile alle famiglie, sia a difendere la redditivita’ delle aziende, che hanno gia’ subito l’aumento dei costi di produzione. pertanto, per sostenere e sviluppare la domanda, abbiamo previsto un piano articolato di investimenti in comunicazione e sviluppo domanda, soprattutto sui mercati esteri, quelli che negli ultimi anni hanno rivelato una potenzialita’ maggiore. questa incertezza economica va governata insieme, passando dalla logica del singolo caseificio a quella del ‘noi’ del consorzio, per creare nuovi sbocchi di mercato e garantire il futuro della dop”, afferma nicola BERTINELLI, presidente del consorzio parmigiano reggiano. “la difesa della sovranita’ alimentare e’ la possibilita’ di scegliere i nostri sistemi di produzione e dare al consumatore finale cibo di qualita’. questa e’ la sfida che abbiamo voluto raccogliere: preservare, difendere e valorizzare le nostre produzioni uniche. il parmigiano reggiano e’ una delle nostre eccellenze, uno dei prodotti piu’ conosciuti legati al territorio. oggi l’italia in europa si presenta con la consapevolezza che e’ fondamentale difendere il nostro sistema produttivo, le nostre imprese e il legame tra il nostro modello produttivo e la nostra cultura. non bisogna mai dimenticare che dietro ogni nostra azienda c’e’ economia, modello di sviluppo ma c’e’ anche e soprattutto un elevatissimo livello culturale che e’ legato al rapporto tra uomo, terra e produzione di cibo”, sottolinea LOLLOBRIGIDA. “l’emilia-romagna e’ il cuore agroalimentare del paese e il parmigiano reggiano e’ uno dei protagonisti di questa grande storia di tradizione e di innovazioni, poiche’ sa coniugare sviluppo economico, lavoro, sostenibilita’ del territorio e delle produzioni, e cultura del cibo. i prodotti agroalimentari sono la seconda voce di export dell’emilia-romagna, dopo la meccanica e i motori. le nostre dop e igp valgono alla produzione 3,6 miliardi di euro e il parmigiano reggiano rappresenta la fetta piu’ ampia e diffusa di questa eccellenza. ma il parmigiano reggiano non e’ soltanto un asset vincente sul piano economico: la sua diffusione in territori rurali complessi, come ad esempio l’appennino, contribuisce allo sviluppo di quei luoghi e garantisce il reddito agli imprenditori agricoli, che in questo modo possono scegliere di rimanere in montagna e produrre. un ringraziamento speciale va al consorzio di produttori per l’incessante attivita’ di tutela e promozione del nostro formaggio: un impegno quotidiano che contribuisce a valorizzare la dop e a consolidare posizioni sui mercati internazionali, anche in questa complessa fase di congiuntura economica determinata dalla guerra e dai rincari di energia e materiali”, conclude MAMMI.