GIORNATA MONTAGNA: CIA, SERVONO PIU’ RISORSE E INNOVAZIONE AGRICOLTURA SIA CENTRALE

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“in occasione della giornata internazionale della montagna che ricorre, come da iniziativa onu, domenica 11 dicembre, cia-agricoltori italiani rinnova il suo appello a istituzioni nazionali e territoriali affinche’ si faccia quadrato, con una visione strategica precisa, per canalizzare risorse e sempre piu’ innovazione a sostegno e promozione delle terre alte”. lo afferma un comunicato di cia-agricoltori italiani, che cosi’ prosegue: “del resto, e’ quanto gia’ sottoscritto da cia al fianco di euromontana nella ‘dichiarazione della sila’, il documento redatto alla XII convention europea della montagna che ha visto protagonista, quest’anno, proprio l’italia, con camigliatello silano. durante i lavori in calabria, con organizzazioni e rappresentanze ue, e’ stata sottolineata l’importanza delle ‘smart mountains’ sui cui puntare, in chiave innovativa, per rivitalizzare le aree rurali e d’alta quota della penisola. fondamentale, quindi, rendere le montagne autosufficienti, resistenti ai cambiamenti climatici e attrattive per le nuove generazioni, riconoscendo la centralita’ dell’agricoltura e della sua multifunzionalita’. nello stivale, il 48,9% della superficie e’ montana e ospita il 31% delle aziende agricole. imprese e produttori spesso eroici, che si scontrano con terreni e climi difficili, ma che svolgono un ruolo primario nella conservazione del patrimonio forestale e della biodiversita’, nella prevenzione del dissesto idrogeologico e nella valorizzazione di prodotti tipici e attivita’ tradizionali come la pastorizia. aziende agricole che contribuiscono al 16,3% del pil (circa 250 miliardi l’anno) generato dalle aree montane. per cia, dunque, bisogna lavorare sempre di piu’ per sensibilizzare politica e societa’ sul ruolo chiave delle montagne e implementare interventi piu’ efficaci e mirati a risolvere l’annoso gap tra aree rurali e citta’, valorizzando l’unicita’ dei territori e mettendo tutti nelle stesse condizioni di cogliere le grandi sfide della transizione green e digitale, che vuol dire portare anche in montagna infrastrutture adeguate e nuova mobilita’, anche alternativa e pulita; miglioramento della connettivita’ a beneficio delle imprese e delle famiglie; servizi di qualita’ con la digitalizzazione dei punti rurali multiservice; nuove tecnologie per il monitoraggio ambientale e la gestione sostenibile delle risorse naturali; agricoltura e allevamenti 4.0 con robotizzazione in campo e nelle stalle, sistemi satellitari e sensoristica”.