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salvatore DE MEO, presidente della commissione affari costituzionali del parlamento europeo e membro comagri, e’ il relatore designato del pacchetto promozione, non ancora presentato dalla commissione ue, rispetto al quale ha espresso “una serie di preoccupazioni”. DE MEO ha iniziato pero’ citando un fatto che e’ a suo avviso positivo e cioe’ che “in questo momento in cui spesso sembra che l’Italia non abbia un ruolo all’interno della definizione delle strategie europee due italiani siano stati nominati relatori per il parlamento di quelli che sono i due regolamenti piu’ importanti della politica agricola: paolo DE CASTRO per le ig e io per la promozione dell’agroalimentare”. “purtroppo – ha proseguito – c’e’ stato questo disallineamento ed e’ il primo elemento che ci ha preoccupato perche’ questi due regolamenti e la relativa revisione avrebbero dovuto camminare parallelamente”, ma se sul primo i lavori parlamentari sono gia’ iniziati il secondo “non e’ stato ancora messo a disposizione” e ci sono solo “voci di corridoio che pertanto non sono attendibili”. si parla “di una possibilita’ di pubblicazione subito dopo la pausa natalizia. questo ritardo e’ riconducibile verosimilmente a questa tensione interna alla commissione” relativa all’idea se “invitare” i consumatori ad evitare o no alcuni prodotti, in pratica alcol e carne, ha aggiunto DE MEO, soffermandosi poi sulla necessita’ di far capire alla commissione europea l’importanza di non far passare una visione cosi’ poco lungimirante dell’alimentazione. camilla LAURETI ha parlato della questione dell’educazione alimentare rivolta ai bambini delle scuole che pero’ – ha sottolineato – ha troppo poche risorse . “nei programmi precedenti per darvi un’idea sono stati 19 milioni su 76 milioni i bambini coinvolti”. LAURETI ha anche insistito sulla necessita’ di evitare lo spopolamento delle aree interne e rurali soprattutto in un paesi come il nostro che punta sulla qualita’ e sulla diversificazione e su quella biodiversita’ di cui tante volte sentiamo parlare. altro tema affrontato e’ stato quello delle donne in agricoltura che in Italia – ha detto – sono ancora troppo poche ma sono troppo poche soprattutto perche’ le poche che ci sono ci aiutano a portare l’agricoltura in quella che e’ l’agricoltura 4.0 del futuro.