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“il settore agroalimentare e’ al centro dell’azione di questo governo e noi vogliamo guardare a questo comparto come sistema di tutela e crescita di quell’insieme di abilita’ produzione di qualita’ valori che si identificano nelle tradizioni nei metodi di lavorazione nei territori rurali della nostra nazione tutti elementi che rendono il made in italy agroalimentare un asset strategico della nostra economia. e’ un elemento distintivo del nostro saper fare a livello internazionale”, ha detto la presidente del consiglio giorgia MELONI intervenendo con un videomessaggio da bruxelles dove partecipa al consiglio europeo all’assemblea di confagricoltura. “si e’ molto parlato – ha continuato – della scelta di questo governo di rinominare il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in ministero dell’agricoltura della sovranita’ alimentare e delle foreste. non e’ stata una decisione simbolica. la nostra e’ stata una decisione sostanziale perche’ questo governo si e’ dato una doppia missione. da una parte vogliamo difendere il diritto di una nazione di scegliere il proprio modello produttivo e alimentare in alternativa all’omologazione alimentare globale, al cibo sintetico. dall’altra abbiamo il dovere di tutelare i consumatori assicurando cibo disponibile per tutti e di qualita’. ci siamo mossi esattamente in questa direzione quando abbiamo scritto la legge di bilancio, ha aggiunto MELONI, ricordandone i principali contenuti. a livello europeo, MELONI ha ribadito l’intenzione di contrastare qualsiasi “tentativo di omologazione alimentare” e “sistemi di etichettatura fuorvianti” come il nutriscore, nonche’ il “cibo artificiale”. per quanto riguarda la nuova pac, MELONI ha detto che e’ intenzione del governo “mantenere un dialogo costante con l’unione europea per coglierne le migliori opportunita’ dalla facilitazione delle procedure alla sburocratizzazione dal sostegno alla filiera in particolare nelle aree piu’ svantaggiate agli investimenti in ricerca e innovazione. ci muoveremo anche sul fronte del pnrr perche’ la nostra intenzione e’ renderlo piu’ aderente alle attuali esigenze del comparto. penso ad esempio al tema della meccanizzazione del rinnovo del parco delle macchine agricole dove vogliamo coniugare lo svecchiamento del parco esistente con la tutela dell’industria nazionale, cosi’ come riteniamo importante lavorare in europa per la rimodulazione della riduzione degli agrofarmaci per scongiurare la possibilita’ di dover ricorrere paradossalmente all’approvvigionamento da nazioni che non rispettano le nostre stesse regole”. “questo governo – ha continuato MELONI – intende affrontare anche problemi strutturali che toccano il comparto. penso soprattutto alla siccita’ problema che i cambiamenti climatici hanno reso sempre piu’ ricorrente ed a tratti emergenziale. vogliamo mettere a sistema risorse e interventi in capo a diversi ministeri e realizzare un’unica strategia pluriennale a livello nazionale. il primo obiettivo e’ quello di incrementare la capacita’ di stoccaggio delle acque piovane che e’ ancora fermo a un’inaccettabile 11%. bisogna proseguire i programmi gia’ avviati grazie al pnrr e agli altri strumenti di programmazione europei e nazionali velocizzando le procedure per la messa a terra di questi interventi che e’ la parte piu’ delicata e piu’ importante. serve la progettazione di nuove opere di grandi medie e piccole dimensioni da affiancare agli incentivi che sostengano la creazione di un reticolo di piccoli invasi a carattere comprensoriale e aziendale”.