EDITING GENETICO: NUOVO APPETITO IN EUROPA, SCRIVE IL “FINANCIAL TIMES”

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l’umore sull’editing genetico in europa sta cambiando, rileva il “financial times”, che dedica all’argomento un lungo articolo, ricordando che a settembre, i ministri dell’agricoltura dei 27 stati membri hanno esortato bruxelles ad accelerare un riesame della normativa sugli ogm e che il mese successivo, la commissione europea ha confermato che nel secondo trimestre del 2023 presentera’ una proposta per facilitare la regolamentazione di alcune tecnologie di modifica genetica. siccita’, guerra in ucraina, elevati costi energetici sono tra i fattori che hanno spinto questo cambiamento, ssottolinea il giornale, citando le parole di pekka PESONEN, segretario generale del copa-cogeca: “la situazione e’ cambiata. dobbiamo essere in grado di produrre una scorta sufficiente di cibo. dobbiamo sfruttare la tecnologia per adattarci ai cambiamenti climatici e preservare la biodiversita’”. restano pero’ resistenze tra gli ambientalisti, i quali affermano che le aziende agricole hanno sfruttato il cambiamento climatico per imporre al pubblico una tecnologia non testata, riferisce l’articolo, che cita molte voci contrarie all’editing genetico tra cui quella del genetista molecolare michael ANTONIOU del king’s college di londra il quale avverte che la tecnologia non e’ cosi’ precisa come affermato, non e’ equivalente alle tecniche di selezione e non e’ diversa dalla modificazione genetica. inoltre, secondo gli scienziati dell’universita’ di calgary , anche con l’editing genetico, la creazione di una coltura resistente alla siccita’ richiedera’ almeno cinque anni. insomma, anche molti sostenitori della tecnologia riconoscono che, sebbene l’ingegneria genetica acceleri la ricerca e offra una maggiore precisione nei cambiamenti, non e’ la soluzione a tutti i mali, scrive ancora il “financial times”.