OLIO OLIVA: CARRASSI (ASSITOL), CAMPAGNA COMPLICATA E RISCHIO MANCANZA DI MATERIA PRIMA

(riproduzione riservata)

la provocazione arriva da assitol, l’associazione italiana dell’industria olearia, molto preoccupata per la situazione del settore, chiamato ad affrontare una delle peggiori campagne olearie degli ultimi decenni. “avevamo parlato di autunno caldo per l’olio d’oliva agli inizi di settembre. purtroppo non ci siamo sbagliati. la sproporzione tra consumi e produzione e’ tale che, di qui alla prossima estate, potremmo non avere olio a sufficienza per gli scaffali della grande distribuzione”, ha detto andrea CARRASSI, direttore generale assitol. “secondo stime delle organizzazioni agricole circolate in questi giorni, infatti, le 200mila tonnellate di olio d’oliva, previste per questa campagna, non basteranno per il fabbisogno nazionale, pari a 600mila tonnellate. lavorare con quantitativi di olio extravergine cosi’ ridotti sara’ molto difficile per le aziende, abituate a garantire tutto l’anno i loro prodotti”, ha aggiunto CARRASSI. “la mancanza di olio non e’ soltanto italiana, ma coinvolge buona parte del mediterraneo. in base alle ultime previsioni, la spagna, primo produttore mondiale di olio d’oliva, vive una riduzione dei volumi da record (-50)%, che rende ancora piu’ incerta la disponibilita’ del prodotto a livello mondiale. non va molto meglio a portogallo (-30%) e tunisia (-16%). a complicare lo scenario, i rincari energetici e la scarsita’ di materia prima hanno gia’ quintuplicato i costi all’origine dell’olio extravergine, incrementando di conseguenza anche i prezzi al consumatore. in una situazione cosi’ complessa, appare controproducente spingere i consumi con intense attivita’ promozionali, come ad esempio le vendite sottocosto, perche’ cio’ potrebbe provocare un esaurimento anticipato dei gia’ scarsi volumi di olio a disposizione”, informa il comunicato di assitol. “per affrontare la complessita’ della situazione occorre grande senso di responsabilita’ da parte di tutta la filiera, dalla produzione agricola a noi industriali, fino alla grande distribuzione. per questa ragione, in un momento in cui l’olio d’oliva sta diventando merce rara, riteniamo opportuno evitare il ricorso continuo alle promozioni, che danneggerebbe la fiducia del consumatore nei confronti dell’intero comparto oleario, svilendo il valore del nostro impegno”, ha concluso CARRASSI.