MELE: ALLASIA (CONFAGRICOLTURA PIEMONTE), SENZA SOSTEGNI AZIENDE FRUTTICOLE A RISCHIO CHIUSURA

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“i prezzi di mercato della frutta non coprono i costi di produzione e il comparto rischia il collasso. lo denuncia confagricoltura piemonte, che illustra i dati di una situazione senza precedenti. il costo di produzione di un chilo di mele elaborato dalla fondazione agrion, considerando una produzione di 500 quintali per ettaro, e’ di 41 centesimi. i costi nella fase di lavorazione, confezionamento e conservazione (vale a dire trasporti, manodopera, energia, imballaggi e manutenzioni), al netto degli ammortamenti, sulla base delle rilevazioni di assomela – l’associazione dei produttori italiani di mele, che rappresenta circa l’80% della produzione melicola nazionale e il 20% di quella europea – sono di 56 centesimi al chilogrammo (in aumento del 58% rispetto alla campagna precedente)”, informa un comunicato di confagricoltura piemonte. “sulla base di questi parametri, il costo totale di un chilo di mele franco magazzino e’ di 97 centesimi; si tratta di un valore inferiore alla quotazione media all’ingrosso di 80 centesimi, riferita a una delle varieta’ piu’ diffuse, la golden delicious, rilevata il 18 ottobre al caat di grugliasco, il mercato all’ingrosso di torino. il prezzo delle mele alla produzione, nella maggior parte dei casi, non e’ ancora stato determinato e ora, visto l’andamento del mercato all’ingrosso, c’e’ il timore che a pagare il rincaro dei costi siano i produttori che rappresentano l’anello piu’ debole della filiera”, ha dichiarato il presidente di confagricoltura piemonte enrico ALLASIA.