GOVERNO: IL DISCORSO PROGRAMMATICO DI GIORGIA MELONI ALLA CAMERA

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la presidente del consiglio giorgia MELONI ha pronunciato alla camera dei deputati il suo discorso programmatico in vista del voto di fiducia sul governo da lei guidato. nel suo ampio e articolato intervento ha toccato tutti i principali punti che ritiene di mettere al centro dell’azione di governo. MELONI e’ partita dalla situazione legata al caro energia e all’inflazione. chiedendosi come e’ possibile che un’europa nata in origine come comunita’ del carbone e dell’acciaio oggi dopo oltre 70 anni si trovi in una crisi energetica cosi’ grave MELONI ha detto: “chi si pone questi interrogativi non e’ un nemico o un eretico, ma qualcuno che vuole contribuire a una integrazione europea piu’ efficace nell’affrontare le grandi sfide che l’attendono, nel rispetto di quel motto fondativo che recita ‘uniti nella diversita”. perche’ e’ questa la grande peculiarita’ europea: nazioni con storie millenarie, capaci di unirsi, portando ciascuna la propria identita’ come valore aggiunto”. sempre in tema di energia MELONI ha aggiunto: “oggi la nostra priorita’ deve essere mettere un argine al caro energia e accelerare in ogni modo la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale. perche’ voglio credere che dal dramma della crisi energetica possa emergere, per paradosso, anche un’occasione per l’italia. i nostri mari possiedono giacimenti di gas che abbiamo il dovere di sfruttare appieno. e la nostra nazione, in particolare il mezzogiorno, e’ il paradiso delle rinnovabili, con il suo sole, il vento, il calore della terra, le maree e i fiumi. un patrimonio di energia verde troppo spesso bloccato da burocrazia e veti incomprensibili. insomma, sono convinta che l’italia, con un po’ di coraggio e di spirito pratico, possa uscire da questa crisi piu’ forte e autonoma di prima”. per quanto riguarda l’agricoltura MELONI ha detto: “l’italia deve tornare ad avere una politica industriale, puntando su quei settori nei quali puo’ contare su un vantaggio competitivo. penso al marchio, fatto di moda, lusso, design, fino all’alta tecnologia. fatto di prodotti di assoluta eccellenza in campo agroalimentare, che devono essere difesi in sede europea e con una maggiore integrazione della filiera a livello nazionale, anche per ambire a una piena sovranita’ alimentare non piu’ rinviabile. che non significa mettere fuori commercio l’ananas, come qualcuno ha detto, ma garantire che non dipenderemo da nazioni distanti da noi per poter dare da mangiare ai nostri figli”. sulla riforma fiscale, MELONI ha parlato di tre pilastri: ridurre pressione fiscale su famiglie e imprese “attraverso una riforma all’insegna dell’equita’”, citando tra le misure “; una tregua fiscale soprattutto per le pmi per regolarizzare le questioni con il fisco; una “serrata lotta all’evasione fiscale”, a partire da quella totale e dalle grandi aziende, che non sia solo una caccia al gettito. sull’ambiente MELONI ha parlato della necessita’ di “investimenti strutturali per affrontare l’emergenza climatica, le sfide ambientali, il rischio idrogeologico e l’erosione costiera, e per accelerare i processi di ricostruzione dei territori colpiti in questi anni dai terremoti e da calamita’ naturali”. MELONI ha anche aggiunto che “proteggere il nostro patrimonio naturale ci impegna esattamente come la tutela del patrimonio di cultura, tradizioni e spiritualita’, che abbiamo ereditato dai nostri padri affinche’ lo potessimo trasmettere ai nostri figli. non c’e’ un ecologista piu’ convinto di un conservatore, ma quello che ci distingue da un certo ambientalismo ideologico e’ che noi vogliamo difendere la natura con l’uomo dentro. coniugare sostenibilita’ ambientale, economica e sociale. accompagnare imprese e cittadini verso la transizione verde senza consegnarci a nuove dipendenze strategiche e rispettando il principio di neutralita’ tecnologica”. il discorso integrale disponibile qui https://bit.ly/3f6otUP.