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il quotidiano “le figaro” pubblica un’ampia intervista con il ministro dell’agricoltura francese marc FESNEAU, che tocca molti temi, a cominciare da quello dei cambiamenti climatici. l’intervista integrale sara’ pubblicata sul prossimo numero della rassegna della stampa estera di agra press. “dobbiamo chiederci quali colture si adattano meglio o peggio al cambiamento climatico e alle sue conseguenze sulla gestione dell’acqua. l’andamento erratico delle piogge e’ in aumento, il che richiede un nuovo modello per l’utilizzo di questa risorsa sempre piu’ scarsa. un altro esempio sono le denominazioni di origine controllata (aoc): hanno redatto i loro disciplinari molto prima del cambiamento climatico e probabilmente dovranno ripensarli”, dice il ministro, ribadendo l’intenzione del governo di “garantire che, nel 2023, gli agricoltori di tutti i settori beneficino di un’assicurazione di protezione, accessibile, perche’ sovvenzionata dallo stato. e questo al massimo di quanto consente l’europa (soglia di attivazione del 20%, sovvenzionata al 70%)”. FESNEAU si oppone alle critiche che colpevolizzano il mondo agricolo e alle soluzioni semplicistiche proposte da alcuni per problemi complessi e sottolinea che il suo compito “e’ guidare la transizione agricola e sviluppare il modello, nei raccolti come nell’allevamento, insieme agli agricoltori, non contro di loro”. per quanto riguarda la zootecnia il ministro vede un “rischio di decapitalizzazione”, “in particolare dei bovini da carne e da latte, perche’ gli allevatori non sono equamente remunerati”. a suo avviso occorre cambiare le pratiche concentrandosi sull’agroecologia, utilizzare lo stoccaggio d’acqua, mettere a punto un piano che permetta di conciliare una risposta alla tendenze dei consumi di carne attuali e allo stoccaggio di carbonio nei suoli, oltre che proseguire nella dinamica gia’ intrapresa di un passaggio alla fascia alta con carne locale e di qualita’. FESNEAU ha anche ribadito quanto annunciato recentemente da MACRON circa l’intenzione del governo di presentare una nuova legge di orientamento nel 2023 per favorire il ricambio generazionale.