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“tutta la vicinanza e la solidarieta’ di cia-agricoltori italiani per le famiglie e le aziende marchigiane colpite dalla terribile alluvione. gli agricoltori sono pronti a fare la propria parte e aiutare la popolazione in questo momento di emergenza, ma questa tragedia dimostra ancora una volta l’urgenza di avviare un piano di manutenzione strutturale del territorio, che si sta mostrando sempre piu’ fragile e indifeso di fronte ai cambiamenti climatici”, informa un comunicato della cia. “continuiamo a pagare, con vittime e danni, la mancanza di programmazione che da decenni caratterizza il nostro paese”, ha dichiarato il presidente nazionale di cia, cristiano FINI, esprimendo il suo cordoglio personale e quello dell’organizzazione. “i disastri provocati dal moltiplicarsi degli eventi estremi, con inondazioni, frane, allagamenti, dimostrano quanto sia diventato necessario agire, senza perdere altro tempo, visto che oggi il rischio idrogeologico in italia coinvolge il 10% della superficie nazionale e riguarda 6.633 comuni. vuol dire che quasi un cittadino su dieci si trova in aree esposte al pericolo. per questo ora diciamo basta. non sono piu’ rinviabili interventi infrastrutturali, a partire dalla rete idraulica, cosi’ come adeguate politiche di prevenzione del territorio nazionale, tanto piu’ con questo clima impazzito, a cui affiancare una puntuale azione di vigilanza e di controllo delle situazioni a rischio. una nuova politica di tutela ambientale che non puo’ prescindere dal presidio degli agricoltori, la cui opera di manutenzione del territorio e’ fondamentale, soprattutto nelle aree interne”, ha concluso FINI.