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“la campagna del pomodoro da industria 2022 ha preso il via nel nord italia con la raccolta e la consegna agli stabilimenti di trasformazione delle produzioni di ‘pomodorino’ e i primi quantitativi di varieta’ di ‘tondo’ precoce. gli ettari coltivati nelle regioni del nord italia per l’anno in corso risultano pari a 37.024 ettari, in calo del 4% rispetto allo scorso anno, soprattutto nelle province dell’emilia occidentale, ma superiori alla superficie media coltivata dell’ultimo quinquennio. le superfici di pomodoro in biologico raggiungono l’11% delle superfici totali, consolidando e incrementando il trend degli ultimi anni”, rende noto un comunicato stampa oi pomodoro da industria del nord italia. “le ultime verifiche sulle superfici coltivate quest’anno a pomodoro nel nord italia, 37.024 ettari, ovvero un’estensione superiore alla media dell’ultimo quinquennio, in calo del 4% sull’anno scorso, confermano la insostituibile funzione della programmazione produttiva nel garantire certezze, reciprocita’ e vantaggi. se in una situazione di grande incertezza, nonostante l’impennata sui mercati internazionali dei prezzi di acquisto di alcune produzioni agricole potenzialmente concorrenti, la quasi totalita’ dei produttori conferma la scelta del pomodoro significa che la filiera organizzata e la programmazione produttiva condivisa sono dei veri valori aggiunti, riconosciuti e praticati”, afferma il presidente di oi pomodoro nord italia, tiberio RABBONI, che aggiunge: “la principale preoccupazione degli operatori e’ pero’ in questo momento la siccita’ e la disponibilita’ irrigua. il fabbisogno di acqua tocchera’ l’apice nei prossimi giorni, fino alla fine di agosto. i grandi invasi e le dighe territoriali hanno da tempo dichiarato una condizione di crisi. chi puo’ utilizzera’ i pozzi. la situazione e’ oltremodo preoccupante. bisogna fare tutto il possibile perche’ sia l’ultimo anno di impotenza di fronte alla siccita’. intanto il pnrr e il piano irriguo nazionale, in collaborazione con i consorzi di bonifica, hanno destinato importanti risorse all’aumento della disponibilita’ irrigua sui territori. non e’ tutto quello che serve, ma e’ gia’ qualcosa”. “la suddivisione delle superfici effettive nelle province del bacino del nord italia vede in testa sempre piacenza, con 9.890 ettari a pomodoro. a seguire ferrara con 6.609 ettari; parma con 4.000; mantova con 3.537; alessandria con 2.594; cremona con 1.788; verona con 1.112; reggio con 1.042 e modena con 905. seguono le altre province con valori piu’ contenuti. guardando al biologico, e’ invece ferrara la provincia con piu’ ettari (2.484). seguono ravenna con 636 ettari e parma con 246. la suddivisione per regione vede l’emilia romagna con piu’ ettari coltivati a pomodoro (il 68% del totale), seguita da lombardia (19%), piemonte (8%) e veneto (5%)”, conclude il comunicato.