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“valorizzare la filiera agricola locale attraverso un prodotto capace di raccontare l’eccellenza di un territorio. e’ questo l’impegno portato avanti da conserve italia con il recente lancio della passata della maremma extrafine cirio, la novita’ proposta nell’iconica bottiglia di vetro da 700 grammi e destinata alla grande distribuzione italiana”, rende noto un comunicato di conserve italia. “un’innovazione realizzata esclusivamente con il pomodoro 100% di maremma, coltivato dai soci agricoltori del gruppo cooperativo presenti nel territorio maremmano e lavorato nello stabilimento di albinia”, precisa il comunicato. “i consumatori oggi sono sempre piu’ attenti, oltre che alla qualita’ e alla sicurezza, anche a origine, tracciabilita’, sostenibilita’ sociale e ambientale dei prodotti, requisiti divenuti ormai indispensabili in un mercato come quello del pomodoro”, afferma federico CAPPI, direttore marketing retail di conserve italia. “e’ nostro compito promuovere proposte capaci di rispondere a queste esigenze, puntando sulla nostra filiera cooperativa e sulla forza del nostro marchio storico e patrimonio del made in italy: cirio, lo specialista del pomodoro 100% italiano dal 1856”, aggiunge CAPPI, che spiega: “la passata della maremma e’ un prodotto premium che si posiziona in una fascia di mercato medio-alta e rientra nel percorso avviato con cirio per esaltare le eccellenze regionali italiane. l’etichetta e’ trasparente, enfatizza il colore rosso acceso del pomodoro esibendo l’area geografica di produzione e mettendo in risalto l’ingrediente principale: il pomodoro di maremma”. “oltre a rappresentare un’importante meta turistica che attira visitatori da tutto il mondo, la maremma e’ una delle zone d’italia piu’ vocate per la coltivazione del pomodoro, dove conserve italia e’ presente con la sua base sociale agricola e con lo stabilimento di albinia”, sottolinea il comunicato. “siamo davvero orgogliosi di poter valorizzare ulteriormente il nostro territorio con un prodotto d’eccellenza come la passata della maremma extrafine cirio, che testimonia ed enfatizza l’impegno profuso ogni giorno dai soci agricoltori di toscana e alto lazio e dai lavoratori dello stabilimento, tutti parte di una grande filiera italiana”, aggiunge dario SANTI, direttore del sito produttivo di albinia che “impiega a pieno regime 350 lavoratori tra addetti fissi e stagionali ed ha una capacita’ produttiva di 70.000 tonnellate di pomodoro”, precisa il comunicato. “questo stabilimento che si appresta ad avviare una nuova campagna di lavorazione del pomodoro e’ diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per tutta la maremma in quanto presidio di sviluppo, occupazione e legalita’; basti pensare che genera ogni anno un impatto economico pari a 7 milioni di euro tra stipendi, tasse, contributi e indotto per le aziende fornitrici”, afferma SANTI. “la nostra base sociale nell’italia centrale e’ composta dai produttori soci delle cooperative aderenti a conserve italia, presenti con quasi 900 ettari di pomodoro soprattutto in maremma; e’ proprio con le loro produzioni che realizziamo la passata della maremma, che proviene quindi da una filiera corta e tracciata”, spiega alice ANGELINI, responsabile agricola per lo stabilimento di albinia, nel sottolineare che “conserve italia e’ un importante punto di riferimento per tutta la filiera agricola locale, alla quale ogni anno riconosce un valore di oltre 7 milioni di euro per il pomodoro conferito”. “i tecnici dell’ufficio agricolo assistono gli agricoltori in tutte le fasi: dalla scelta varietale alla programmazione dell’epoca del trapianto, fino ai trapianti e alla raccolta meccanizzata, promuovendo con loro anche attivita’ sperimentali legate alla ricerca di nuove varieta’ piu’ performanti, sia per la resa in fase di lavorazione che per la tolleranza ai cambiamenti climatici”, conclude ANGELINI.