CALDO: COLDIRETTI,46% CAMPAGNE EUROPEE DEVASTATE DA FORTE CALO RACCOLTI E DAGLI INCENDI

(riproduzione riservata)

“l’emergenza siccita’ si allarga a quasi la meta’ del territorio dell’unione europea con il 46% delle campagne europee devastate da forti cali dei raccolti e dal divampare degli incendi favorito da temperature record”, afferma coldiretti sulla base di una propria analisi “dell’ultimo rapporto sulla siccita’ in europa a luglio 2022 pubblicato dal centro comune di ricerca (jrc) della commissione europea”, rende noto un comunicato. “sul vecchio continente si e’ scatenata una vera e propria tempesta perfetta, con ampie e persistenti assenze di precipitazioni che si sono combinate alle ondate di caldo del tutto anomale, aggravate dalla previsione di condizioni piu’ secche del normale in vaste aree d’europa per i prossimi tre mesi”, sottolinea coldiretti, nel ricordare che “il giugno appena trascorso e’ stato il secondo piu’ caldo mai registrato in europa, con una temperatura superiore di 1,6 gradi alla media per effetto del valori estremi fatti registrare in spagna, francia e italia, secondo l’analisi della coldiretti sul bollettino climatico del programma europeo copernicus”. “una situazione che sta avendo pesanti conseguenze sulle rese delle coltivazioni sottoposte a stress termico e idrico, con francia, romania, spagna, portogallo e italia in testa alla classifica dei paesi in cui e’ previsto un forte calo delle produzioni – spiega coldiretti -. ma l’allarme riguarda anche la germania, la polonia, l’ungheria, la slovenia e la croazia che si trovano secondo l’osservatorio ue in una situazione preoccupante”. “il risultato e’ che secondo le ultime stime della commissione ue, la previsione per la produzione di cereali in europa sara’ inferiore del 2,5% rispetto ai livelli del 2021, arrivando cosi’ a toccare poco piu’ di 286 milioni di tonnellate”, evidenzia la coldiretti, che prosegue: “a soffrire e’ soprattutto l’italia dove i campi sono allo stremo e hanno gia’ perso in media 1/3 delle produzioni nazionali dalla frutta al mais, dal frumento al riso, dal latte alle cozze e alle vongole, secondo stime coldiretti. nelle campagne si registrano gia’ cali del 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzione di frumento tenero, del 30% del riso, meno 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi, meno 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel delta del po, dove si allargano le zone di ‘acqua morta’, assalti di insetti e cavallette con decine di migliaia di ettari devastati”. “siamo di fronte a un impatto devastante sulle produzioni nazionali con danni che superano i 3 miliardi di euro – sottolinea coldiretti -. chiediamo all’ue di sostenere le imprese agricole costrette ad affrontare una difficile emergenza, ma anche di intervenire con misure strutturali per assicurare la disponibilita’ di acqua in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in ucraina abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero”, afferma il presidente di coldiretti ettore PRANDINI. aggiunge coldiretti che “l’italia vive un luglio di fuoco con tre incendi al giorno dall’inizio del mese e il moltiplicarsi di roghi su tutto il territorio nazionale, dal veneto alla toscana fino a roma, secondo quanto emerge dalle elaborazioni coldiretti su dati effis. il caldo e l’assenza di precipitazioni con una devastante siccita’ – sottolinea coldiretti – hanno, infatti, inaridito i terreni nelle aree piu’ esposte al divampare delle fiamme”. “una situazione preoccupante in un 2022 che si e’ gia’ classificato fino ad ora come l’anno piu’ caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica, ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la penisola con un calo del 45%, secondo l’analisi della coldiretti su dati isac cnr relativi al primo semestre”, continua il comunicato. “una dramma che il paese e’ costretto ad affrontare – evidenzia coldiretti – perche’ se da una parte 6 incendi su 10 sono di origine dolosa, dall’altra, per effetto della chiusura delle aziende agricole, la maggioranza dei boschi nazionali si trova senza sorveglianza per l’assenza di un agricoltore che possa gestirli, in un paese come l’italia dove piu’ di un terzo della superficie, per un totale di 11,4 milioni di ettari, e’ coperta da boschi”. “ogni rogo – sottolinea coldiretti – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni. per difendere il bosco italiano – continua coldiretti – occorre creare le condizioni economiche e sociali affinche’ si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali”. “occorrono interventi strutturali per ricreare le condizioni economiche e sociali affinche’ si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si sostengano quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli”, conclude il presidente PRANDINI, sottolineando “la necessita’ di cogliere le opportunita’ che vengono dall’economia circolare dotando il paese di una riserva energetica sostenibile”.