UCRAINA: DRAGHI IN CONFERENZA STAMPA, IMPEGNO CON PUTIN PER SBLOCCARE PORTI MAR NERO ED EXPORT GRANO

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il presidente del consiglio mario DRAGHI ha tenuto una conferenza stampa in cui ha affrontato vari temi, tra cui il colloquio telefonico avuto con il presidente PUTIN in particolare sulla crisi alimentare e la relazione sullo stato di attuazione del pnrr esaminata in consiglio dei ministri. questo il testo della sua introduzione. “e’ stata a una giornata molto intensa e tutto sommato positiva per il governo e il paese. in mattinata ho avuto un incontro eccellente con il presidente algerino TEBBOUNE. nel corso di questa visita, prima di tutto sono stati firmati molti accordi che vanno dall’energia, alle micro imprese, all’informazione finanziaria. e’ stato esaminato inoltre un lungo elenco di progetti che si possono intraprendere insieme. dalla conversazione e’ venuta fuori una serie di opportunita’ per le societa’ del nostro paese e una grande apertura da parte del presidente algerino a iniziare una collaborazione che sara’ molto piu’ estesa di quanto abbiamo mai fatto in passato. nel pomeriggio ho cercato PUTIN. lo scopo della mia telefonata era chiedere se si potesse fare qualcosa per sbloccare il grano che oggi e’ nei depositi in ucraina. perche’ la crisi alimentare che si sta avvicinando, e purtroppo in alcuni paesi dell’africa e’ gia’ presente, avra’ proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili. una prima iniziativa che si potrebbe cominciare a esplorare e’ quella di vedere se si puo’ costruire una possibile collaborazione tra russia e ucraina sullo sblocco dei porti sul mar nero, dove sono depositati molti milioni di quintali di grano. il presidente PUTIN ha detto che questo sicuramente non e’ sufficiente per risolvere la crisi alimentare perche’ forse i fabbisogni sono molti di piu’. da parte mia ho affermato “si’ pero’ almeno quello intanto lo sblocchiamo”, altrimenti il rischio e’ che poi vadano a male, che tutto questo deposito di grano marcisca. il presidente PUTIN mi ha detto che i porti sono bloccati perche’ sono stati minati dagli ucraini. naturalmente sono stati minati per impedire alle navi russe di attaccare l’ucraina. la collaborazione deve essere quindi: da una parte quella di sminare questi porti, dall’altra quella di garantire che non avvengano attacchi durante il periodo di sminamento. non abbiamo esplorato a lungo la questione delle garanzie. chiaramente sempre se le cose vanno avanti, perche’ puo’ essere benissimo un tentativo che non avra’ esito. c’e’ stata comunque effettivamente una disponibilita’ a procedere su questa direzione. ho terminato dicendo che dovro’ chiamare il presidente ZELENSKY e vedere se c’e’ una analoga disponibilita’ a procedere in questa direzione. e’ una iniziativa che ho sentito il dovere di prendere per la gravita’ della crisi umanitaria che puo’ toccare i piu’ poveri del mondo. successivamente e’ stata essenzialmente una conversazione del presidente PUTIN, su temi piu’ di politica generale. ha detto che la crisi alimentare e’ colpa delle sanzioni perche’ la russia non puo’ esportare il grano; e se le sanzioni fossero tolte a la russia potrebbe esportare tutto il grano che vuole. naturalmente ci sono le sanzioni perche’ la russia ha attaccato l’ucraina. ha parlato esclusivamente lui su un piano piu’ generale. a me interessa una questione piu’ definita, quella di vedere se si riescono a sbloccare questi enormi quantitativi di grano nei porti del mar nero. oggi si e’ tenuta anche una riunione del consiglio dei ministri, e’ stata una riunione positiva. abbiamo passato in rassegna gli obiettivi del pnrr che devono essere raggiunti entro fine giugno. abbiamo fatto una disamina su questi obiettivi e sullo stato dell’arte. sono molto tranquillo, questi obiettivi saranno tutti raggiunti. altra notizia positiva di oggi e’ l’accordo sulla legge della concorrenza, in particolare sui balneari: tutti i partiti, che ringrazio veramente perche’ e’ stata una discussione molto lunga e difficile, hanno accettato il fatto che la definizione del valore di indennizzo che deve essere riconosciuto e dato da chi subentra a colui/colei che esce sara’ definito dai decreti legislativi predisposti dal governo. e’ una strada molto naturale nelle leggi delega, dove normalmente i punti, le questioni piu’ tecniche vengono demandati al governo per la loro analisi, la discussione. mentre i principi di carattere generale, e soltanto quelli, vengono contenuti nella legge delega. e anche di questo chiaramente sono molto soddisfatto. inoltre stasera ci sara’ una riunione, presieduta dal sottosegretario GAROFOLI per definire con i referenti di tutti partiti gli ultimi passi per la delega fiscale. anche su questo mi pare che siamo vicini, o comunque ci sia un accordo. quindi, insomma, la sensazione e’ che raggiungiamo gli obiettivi del pnrr e il programma del governo va avanti e va avanti bene”. rispondendo a una domanda in cui, partendo dalla possibilita’ da parte di PUTIN di sminare e di togliere l’embargo al grano e al blocco delle navi, si chiedeva a DRAGHI se si discutera’ di questa disponibilita’ lunedi’ e martedi’ prossimo a bruxelles e che cosa il presidente si aspetta sulla posizione degli altri paesi europei, DRAGHI ha cosi’ risposto: “ne parlero’ al consiglio straordinario, che pero’ non e’ esattamente su queste questioni, ma comunque credo che forniro’ una breve informativa. attenzione pero’, perche’ ancora potrebbe finire tutto nel nulla. questo e’ un tentativo che io mi sento di fare senza alcuna certezza che possa andare a buon termine, ma semplicemente perche’ la gravita’ della situazione ci impone di rischiare e di provare cose che forse possono non riuscire. avro’ questa telefonata con il presidente ZELENSKY, vedro’ se c’e’ una corrispondente disponibilita’. credo che da parte di tutti ci sia la consapevolezza della posta in gioco, che e’ la vita di milioni e milioni di persone”.