(riproduzione riservata)
“fondi europei non spesi saranno destinati agli agricoltori colpiti dalla pesante crisi generata dai rincari energetici e dalla guerra in ucraina, afferma la coldiretti nel sottolineare che i servizi della commissione europea hanno completato i lavori tecnici preparatori per la presentazione di una proposta legislativa nel prossimo consiglio agricoltura del 24 maggio”, rende noto un comunicato stampa della coldiretti. “il meccanismo previsto dovrebbe essere simile a quello eccezionalmente adottato nell’anno dell’emergenza covid, che ha permesso di trasferire parte del contributo totale del feasr a sostegno degli agricoltori colpiti dalla crisi. in particolare gli stati membri hanno chiesto la possibilita’ di utilizzare fino al 5% dei fondi ancora disponibili dei loro programmi di sviluppo rurale per il periodo 2021-2022”, aggiunge il comunicato. “una misura sostenuta da 19 stati membri tra i quali l’italia dove piu’ di 1 azienda agricola su 10 (11%) e’ in una situazione cosi’ critica da portare alla cessazione dell’attivita’ ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo l’analisi della coldiretti su dati crea. uno tsunami che si e’ abbattuto sulle aziende agricole con rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che stanno mettendo in crisi i bilanci”, prosegue la confederazione. “nelle campagne si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro in media ma con punte oltre 47mila euro per le stalle da latte e picchi fino a 99mila euro per gli allevamenti di polli, secondo lo studio del crea. l’impatto annuale dell’impennata dei costi per l’insieme delle aziende agricole supera i 9 miliardi di euro”, conclude la coldiretti.