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“tra pochi anni in veneto si potranno stappare le prime bottiglie di prosecco sostenibile, ottenuto con il contributo di vitigni resistenti a malattie come la peronospora e lo oidio”, afferma un comunicato di confagricoltura veneto. “il progetto gleres, frutto di una convenzione siglata nel 2017 da confagricoltura treviso e il centro di ricerca crea-ve, procede a passo spedito verso l’obiettivo”, spiega il comunicato, nel rendere noto che “i risultati saranno illustrati al vinitaly lunedi’ 11 aprile alle 11 in un convegno promosso da confagricoltura veneto in collaborazione con credit agricole friuladria, nella tensostruttura hall area d, stand e2-e3, di confagricoltura”. “il progetto ‘gleres’, che coinvolge 16 tra le maggiori cantine delle terre del prosecco, si propone di arrivare entro qualche anno a selezionare una decina di varieta’ figlie di glera con caratteristiche di resistenza, qualita’ e forte somiglianza alla madre, nel segno di una vitivinicoltura rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali. le nuove varieta’ consentiranno, infatti, di ridurre le perdite produttive con un abbattimento quasi totale di trattamenti”, precisa il comunicato. “introdurranno i lavori lodovico GIUSTINIANI, presidente regionale di confagricoltura e carlo PIANA, direttore generale di credit agricole friuladria. quindi riccardo VELASCO, direttore del centro di ricerca viticoltura ed enologia del consiglio per la ricerca in agricoltura (crea-ve), presentera’ numeri e risultati del primo quinquennio di lavoro effettuato in laboratorio e in campo con le piante figlie di glera resistenti”, informa il comunicato, nell’aggiunger che “le conclusioni saranno affidate a massimiliano GIANSANTI, presidente nazionale di confagricoltura e gian marco CENTINAIO, sottosegretario alle politiche agricole”. “le cantine che partecipano al progetto, tutte della zona trevigiana di valdobbiadene, sono le rive, ruggeri & c, foss marai, fratelli bortolin, le contesse, biancavigna, masottina, borgoluce, luca ricci, adriano adami, le colture, fratelli mercante, abbazia di busco, tenuta san giorgio, marcello del majno, graziano merotto”, conclude il comunicato.