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“il blocco dell’export di vini verso russia e ucraina produrra’ per le cooperative vitivinicole perdite per oltre 200 milioni di euro. anche se il peso delle esportazioni in questi paesi rappresenta in termini assoluti una quota marginale nel commercio estero dei vini italiani, e nonostante il divieto di esportazione sia di fatto stato limitato solo a vini dal valore superiore a 300 euro, le nostre cooperative hanno sospeso le vendite per via delle inevitabili difficolta’ di garanzia nelle transazioni commerciali. il blocco delle esportazioni nei due paesi ha poi un effetto indiretto in termini di ricollocazione del prodotto, con la conseguenza di una maggiore competizione sui mercati della parte di invenduto in russia, ucraina e bielorussia”, ha affermato luca RIGOTTI, coordinatore settore vitivinicolo di alleanza cooperative agroalimentari in merito – precisa un comunicato dell’alleanza – alle conseguenze del conflitto ucraino-russo sugli scambi economici delle imprese italiane di vino verso l’europa dell’est. “ci sono inoltre problematiche inerenti l’attuazione della misura ocm promozione vino sui paesi terzi, con difficolta’ ad attuare o proseguire attivita’ previste nei progetti approvati”, ha aggiunto RIGOTTI, nel sottolineare che “insieme alle altre sigle della filiera vitivinicola, abbiamo chiesto che gli operatori che non riusciranno ad attuare le misure non incorrano nelle sanzioni previste e che vengano introdotte altre misure di flessibilita’”. “l’italia e’ il primo paese fornitore di vini in russia, con una quota di mercato di circa il 30% e una posizione di leadership rispetto a spagna e francia”, rileva il comunicato, nel precisare che “nel solo 2021 le esportazioni di vino italiano sono cresciute del 18,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di 148 milioni di euro (+18% su base annua)”. “nel 2021 in russia si e’ registrato un boom nella domanda di richiesta di spumanti (+25%)”, continua il comunicato, che evidenzia: “l’offerta e’ molto concentrata nei vini dolci e spumanti: 70 mila ettolitri (12% del totale venduto in russia) sono rappresentati dalla docg asti spumante che esporta in russia il 20% della produzione annua per un valore di 21 milioni di euro. nel 2021 ha registrato +7,5% in volume e +2,5% in valore. ammontano invece a 110 mila ettolitri (pari al 19% del totale venduto in russia) le vendite di prosecco per un valore di 38 milioni di euro. nel 2021 ha registrato +63% in volume e +54% in valore”. “in ucraina l’italia e’ leader di mercato e nei primi 9 mesi del 2021 ha registrato un incremento dell’import di vino italiani pari a un +20% in valore per i fermi frizzanti e un +78% per gli spumanti”, afferma il comunicato, nel sottolineare che “nel 2021 l’italia ha esportato in ucraina 42mila ettolitri di vino, per un valore di 55,5 milioni di euro, con un incremento del +30,1% rispetto all’anno precedente”. “le esportazioni di vino italiano in bielorussia hanno raggiungo nel 2021 un valore di 8,2 milioni di euro, con una crescita del 16,1% rispetto all’anno precedente”, conclude il comunicato.