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alla presenza del ministro delle politiche agricole stefano PATUANELLI (m5s) il presidente di veronafiere maaurizio DANESE, il sindaco di verona federico SBOARINA, il direttore generale di veronafiere giovanni MANTOVANI hanno presentato l’edizione 2022 di vinitaly che si tiene dal 10 al 12 aprile, la prima dopo due anni di parziale stop a causa del covid. “vinitaly e’ un evento incredibilmente importante e le fiere rappresentano un valore essenziale a supporto del made in italy. il vino e’ cresciuto molto negli ultimi 20 anni: dal 2000 il valore delle esportazioni e’ infatti quasi triplicato. detto questo, non mi accontento che il vino italiano sia il secondo al mondo per valore delle esportazioni e il primo per quantita’”, ha affermato PATUANELLI. “il settore e’ costretto ad affrontare alcune criticita’ a partire dall’aumento dei costi di produzione e delle materie prime, difficolta’ destinate ad aumentare con il prolungarsi della crisi. non va tutto bene anche per gli attacchi al mondo del vino, in particolare quelli legati al nutriscore e al temuto bollino nero. un’ipotesi non accettabile, che l’italia fara’ il possibile per scongiurare”, ha aggiunto il ministro. “avremo un marchio unico e un percorso di integrazione che coinvolgera’ tutti i sistemi di etichettatura con certificazione di qualita’ e di sostenibilita’”, ha concluso PATUANELLI riferendosi al nuovo decreto sui vini sostenibili. all’edizione di quest’anno saranno presenti 4.400 aziende di 19 nazioni, tra cui 5 africane. i top buyer da 50 paesi gia’ accreditati a vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal nord america. “dopo due anni di assenza, vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre-pandemia. un risultato non scontato che, nel confermare la centralita’ della manifestazione, premia il piano di sviluppo di vinitaly iniziato gia’ nel 2018 e perfezionato proprio in questi ultimi due anni…. il potenziamento del business in fiera, selezione degli operatori e incremento della quota estera sono le direttrici di lavoro che impegneranno ulteriormente la fiera di verona anche nel medio termine, ovviamente al netto di contesti emergenziali”, ha dichiarato DANESE. priorita’, confermate anche da MANTOVANI che ha reso noto che “in questi due anni, con le aziende, abbiamo definito l’outlook del vinitaly del futuro. un progetto strategico che ha avuto il suo banco di prova nell’edizione speciale dell’ottobre scorso e che funge da discriminante rispetto al passato. in particolare, registriamo un’alleanza ancora piu’ stringente con le aziende di vinitaly, che gia’ da quest’anno hanno aderito all’iniziativa di incoming di buyer tailor made, ossia selezionati direttamente dai produttori e invitati dalla fiera. uno sforzo, anche in termini economici, che ci consente di centrare l’obiettivo e di ampliare ancora di piu’ la platea professionale internazionale, che rappresenta uno dei punti di forza della manifestazione”. non solo internazionalita’ e mercato per il brand fieristico a livello globale. le tendenze di consumo entrano a pieno titolo nell’agenda di vinitaly. “in questo senso – ha concluso giovanni MANTOVANI -, a verona sigleremo una partnership pluriennale con gli organizzatori dell’orange wine festival di izola, in slovenia”. “lo stop forzato ci ha permesso di inquadrare nel migliore dei modi lo scenario evolutivo di vinitaly; lo abbiamo voluto fare anche attraverso la condivisione e l’ascolto dei nostri partner storici: le aziende, i consorzi e le organizzazioni del settore”, ha annunciato MANTOVANI. il risultato, dopo il test della special edition di ottobre scorso, e’ un francesco GIRO (fi) di boa che avvieremo tra 10 giorni e completeremo nel biennio successivo, con un vinitaly fortemente rafforzato nelle aree a maggior tasso di sviluppo potenziale. secondo l’indagine commissionata, tra i principali punti di forza della manifestazione – conclude il direttore generale – emerge quello relativo alla presenza di buyer esteri (76%) e nazionali (53%)”, ha spiegato il direttore generale. il sindaco SBOARINA, molto elogiato da PATUANELLI, ha detto: “da oggi parte il vinitaly dei prossimi decenni. lo dico da socio di maggioranza di veronafiere e da sindaco. la citta’ ha infatti deciso di investire sulla fiera di verona e sulla sua manifestazione di punta lavorando sulle infrastrutture”. “per questo da qui ai prossimi anni vedrete una citta’ e un vinitaly diversi; arriverete a verona e in fiera con l’alta velocita’, troverete uno dei piu’ grandi parchi urbani a livello europeo e un nuovo casello di ingresso di verona sud, che migliorera’ la viabilita’”, ha spiegato SBOARINA, nel concludere che “le indagini sugli espositori di vinitaly premiano verona quale valore aggiunto della manifestazione che coinvolge anche gli appassionati con vinitaly and the city: un modo per vivere la citta’ e lasciare il business in fiera”. la situazione del comparto vitivinicolo e’ stata fotografata da una ricerca di nomisma presentata questa mattina da denis PANTINI.