(riproduzione riservata)
“concordo con il presidente MACRON che l’unione europea debba avere come obiettivo l’indipendenza agricola e alimentare, voglio pero’ ricordargli che etichette come il nutriscore sono un piccolo grimaldello per arrivare ad agricolture come commodity, alla dipendenza di paesi non europei e con cibi sintetici”, ha affermato nelle scorse ore il ministro delle politiche agricole stefano PATUANELLI a proposito della situazione che si e’ venuta a creare con l’innalzamento dei costi dell’energia e la guerra in ucraina. per il ministro il problema centrale e’ quello del costo energetico, “quasi tutti gli altri aumenti sono una conseguenza e ad essere colpite piu’ pesantemente sono le filiere maggiormente energivore, tra l’altro in misura diversa nei vari paesi europei a seconda del costo interno di questa materia prima”. per PATUANELLI. quest’ultimo aspetto rende l’attuale crisi asimmetrica “e cio’ potrebbe essere un elemento che incide sulla capacita’ europea di dare risposte coese come fatto per il covid”. per sostenere l’agricoltura la commissione europea ha deciso di adottare una serie di misure, tra cui l’attivazione della riserva di crisi di 500 milioni di euro. “una misura non vista particolarmente bene dall’italia perche’ significa ridurre i pagamenti diretti che influenzano profondamente i nostri sistemi produttivi”, ha sottolineato PATUANELLI . ai soldi del fondo vanno aggiunti altri 500 milioni di euro di cofinanziamento nazionale e la loro allocazione “sara’ fatta alla stessa maniera della pac”, ha spiegato il ministro. “di come utilizzarli ne parleremo a bruxelles durante il consiglio dei ministri agricoli del 21 marzo, ma credo si possano usare per aumentare gli aiuti accoppiati, per poter incidere puntualmente sui settori e sulle filiere che hanno subito il maggiore impatto dall’aumento dei costi”, ha aggiunto PATUANELLI . “dal consiglio dei ministri agricoli di bruxelles devono anche arrivare risposte per quanto riguarda la capacita’ produttiva, penso al set aside, che e’ stato messo in campo per mantenere la fertilita’ dei terreni, ma credo che in questo momento servano mais e grano”, ha continuato il ministro. anche sul sostegno alle produzioni piu’ colpite dalle sanzioni alla russia, l’europa dovra’ prendere delle decisioni. “le sanzioni sono uno strumento efficace, che pero’ hanno ripercussioni anche per il nostro paese”, ha affermato PATUANELLI , sottolineando che anche in questo caso, pero’, il danno e’ asimmetrico nell’ue. “dobbiamo sostenere chi e’ danneggiato dalle sanzioni e l’europa dovra’ essere disponibile a lavorare con lo stesso spirito di coesione degli ultimi due anni”, ha concluso il ministro. le dichiarazioni sono state rilasciate a radio anch’io – radio1 rai e a tg2 – post.