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“la guerra russo-ucraina ha messo in evidenza una forte debolezza dell’europa e dell’italia, non solo in materia di energia ma anche di food security”, ha detto luigi SCORDAMAGLIA, consigliere delegato di filiera italia, in occasione dell’incontro internazionale ‘sessant’anni di politica agricola comune: quali sfide per la pac? la vision al 2050′ che ha preceduto l’apertura della fieragricola. “la produzione agroalimentare, soprattutto per il nostro paese, e’ troppo legata all’importazione”, ha sottolineato SCORDAMAGLIA nel ricordare che “la scorsa settimana il presidente francese MACRON, parlando al salone nazionale dell’agricoltura di parigi, ha sottolineato l’importanza di poter contare sulla sovranita’ alimentare”. “il blocco produttivo e logistico dell’area del conflitto, un’area del mondo responsabile della produzione di circa il 30% del grano globale del 20% del mais e dell’80% dell’olio di girasole, infatti, sta creando problemi globali di sicurezza alimentare oltre che aggravare l’aumento del prezzo di vendita dei prodotti alimentari finiti”, ha ricordato SCORDAMAGLIA. “rispetto ai prezzi record gia’ visti dallo scorso dicembre potrebbero arrivare ulteriori aumenti nel nostro paese: la pasta potrebbe toccare un ulteriore +20% e un +10% il pane, senza contare l’aumento dei costi di produzione di carne latte per l’esplosione del valore del mais”, spiega il comunicato. “costi sempre piu’ insostenibili per produttori e famiglie”, ha avvertito SCORDAMAGLIA, nel sottolineare che “purtroppo l’europa non solo ha completamente tralasciato l’obiettivo della sovranita’ alimentare nell’applicazione della nuova pac, ma lo ha addirittura contrastato nella strategia farm to fork, una strategia per la quale l’assenza di una valutazione di impatto seria e concreta e’ oggi piu’ di prima assolutamente inaccettabile, anche tenendo conto dei dati preoccupanti di crollo della produzione agricola europea, e zootecnica in particolare, che gli studi di altre parti del mondo evidenziano”. secondo il consigliere delegato di filiera italia “la soluzione e’ una sola: fermarsi ora per non arrivare a breve ad una situazione simile a quella che stiamo vivendo per l’energia, dove dopo esserci resi completamente dipendenti da paesi terzi, pretendiamo di invocare e di realizzare in poche settimane un’indipendenza impossibile”. “e questo e’ quello che l’europa si stava apprestando a fare sul piano agroalimentare, delegando ad altri continenti, come il sudamerica, la capacita’ di fornire cibo alla nostra popolazione”, ha affermato SCORDAMAGLIA. “guai se questa lezione non fosse sufficientemente chiara e non generasse necessari ripensamenti”. “SCORDAMAGLIA ha poi concluso il suo intervento ringraziando il ministro PATUANELLI “per aver contrastato tale tendenza e per aver tenuto per quanto possibile il punto nella proposta italiana circa l’inaccettabile riduzione di concreto sostegno a chi produce, voluto dal legislatore comunitario’ e facendo un appello affinche’ sempre il ministro ‘si faccia portavoce di queste istanze di food security che sono alla base della nostra stessa sicurezza nazionale. la pac non puo’ essere stravolta e subordinata ad istanze che non hanno a che fare con la produzione agricola ed alimentare”.