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“la mobilitazione si estende dagli agricoltori ai pescatori che non riescono piu’ a coprire i costi per il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci e costringe le barche a rimanere in banchina e le imprese a tagliare i raccolti. una situazione insostenibile che mette a rischio il futuro di centinaia di migliaia di lavoratori e le forniture di prodotti agricoli, alimentari e della pesca del paese anche per l’aggravio dei costi di trasporto e lo sciopero degli autotrasportatori che marcire frutta e verdura nei magazzini e appassire i fiori nei vivai. per questo allevatori, agricoltori e pescatori della coldiretti con barche, trattori e animali al seguito venerdi’ 25 febbraio dalle ore 9,30 manifestano nelle citta’, da nord a sud del paese, per salvare l’agroalimentare made in italy e difendere l’economia, il lavoro ed il territorio. dal porto antico di genova in darsena a calata vignoso con l’iniziativa ‘arche aperte’ e il tutor del pesce a bari in piazza liberta’ dove sara’ allestita una stalla con mucche e vitelli fino a mestre a forte marghera dove sfilano i trattori e apre l’arca di noe con gli animali della fattoria a rischio di estinzione a causa delle speculazioni, sono numerose le iniziative di mobilitazione che coinvolgono anche i consumatori. non mancheranno azioni eclatanti a sostegno delle proposte della coldiretti per garantire il giusto prezzo con la lotta alle speculazioni, assicurare liquidita’ alle imprese e sbloccare gli interventi per il settore fermati dalla burocrazia ma ad essere contestate sono anche le politiche dell’unione europa sulla riduzione dell’attivita’ di pesca e del consumo di carne e salumi”, informa un comunicato di coldiretti.