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il consumo eccessivo di suolo, lo spopolamento delle aree interne, l’eccessiva pressione antropica sulle coste e i cambiamenti climatici in atto rendono il territorio italiano estremamente fragile. in questa direzione si rendono necessarie politiche mirate per garantire la sicurezza e la tutela del territorio.l’associazione nazionale dei comuni italiani (anci) e l’associazione nazionale consorzi gestione territorio ed acque irrigue (anbi) hanno rinnovato, oggi a roma, presso la sala del consiglio della camera di commercio, il protocollo d’intesa per l’attuazione di programmi in favore della sicurezza idrogeologica. sono intervenuti: federico pizzarotti, sindaco di parma, francesco VINCENZI, presidente anbi, lorenzo TAGLIAVANTI, presidente della camera di commercio di roma, andrea ALEMANNI, consigliere comunale di roma capitale e giuseppe BLASI, capo dipartimento dipeisr, mipaaf. il dibattito e’ stato moderato dalla giornalista, sarina BIRAGHI. “il protocollo d’intesa sara’ uno strumento in piu’ per lavorare alla prevenzione e al contrasto del dissesto idrogeologico, che ogni anno interessa drammaticamente diverse aree del paese. l’italia e’ una nazione che ha bisogno di investire annualmente sulla difesa dalle criticita’ legate del dissesto idrogeologico”, ha dichiarato il sindaco di parma, federico PIZZAROTTI “anci e anbi uniscono quindi le forze per attivare nuove politiche di tutela e salvaguardia del territorio, e per sensibilizzare le regioni a una prevenzione piu’ efficace. oggi sigliamo un patto per il futuro”. “il protocollo d’intesa – ha evidenziato il presidente di anbi, francesco VINCENZI – offre una cornice istituzionale e di prospettiva ad una realta’ forte gia’ di oltre 900 intese fra enti locali e consorzi di bonifica, rimasti dopo il ridimensionamento di province e comunita’ montane, gli unici uffici progettazione di area vasta, capaci anche di affiancare i comuni nell’operativita’ quotidiana, necessaria a garantire sicurezza idrogeologica al territorio. tale collaborazione oggi e’ ancora piu’ importante in ragione delle sinergie legate alle risorse del pnrr.”