PESTE SUINA: CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA, FVG TOSCANA CHIEDONO MISURE IMMEDIATE CONTRO CONTAGIO

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“chiediamo alla regione emilia-romagna di predisporre un piano di eradicazione del cinghiale, afferma in un comunicato il presidente di confagricoltura emilia romagna, marcello BONVICINI, secondo il quale la politica attuata finora nel paese si e’ dimostrata inadeguata, mentre salvaguardare la filiera suinicola dal pericolo psa diventa un obiettivo prioritario. “siamo d’accordo sulla sospensione dell’attivita’ venatoria nelle province di parma e piacenza, vicine all’area infetta, tuttavia non dobbiamo bloccare i piani di controllo della specie cinghiale; bisogna modificare l’approccio al problema perche’ l’attivita’ venatoria non e’ il fattore di rischio di diffusione dell’infezione e l’obiettivo su cui concentrare l’azione deve essere il prelievo selettivo del cinghiale da piacenza a rimini”, conclude BONVICINI. “massima allerta e determinazione nella prevenzione” e’ quella che chiede anche david PONTELLO, responsabile del comparto suinicolo di confagricoltura fvg, che in un comunicato sottolinea il rischio per la numerosita’ della popolazione dei cinghiali in regione e la posizione del friuli venezia giulia, al centro di tre diversi focolai: quello ad est (polonia, slovacchia, romania, serbia, ungheria), a nord (belgio e germania) e, ora, a ovest (piemonte e liguria). per il presidente di confagricoltura toscana marco NERI, in regione “al momento la situazione e’ sotto controllo, non dobbiamo dare inutili allarmi”, ma in un comunicato stampa si dichiara pronto a collaborare all’iniziativa degli assessori regionali all’agricoltura stefania SACCARDI e al diritto alla salute simone BEZZINI, che stanno organizzando una task force che sara’ riunita in forma permanente per monitorare la malattia.