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di Lucilla Ricottini, Medico Chirurgo, esperta di Omeopatia, Omotossicologia, Fitoterapia
L’ulivo, il cui nome scientifico è Olea europaea L. è una pianta originaria dell’Asia, molto diffusa e utilizzata nella zona mediterranea. Cresce spontanea nelle zone marittime e in Italia viene coltivato in modo più abbondante nel Centro-Sud e sporadicamente anche al Nord.
Fin dall’antichità ha trovato ampio spazio nell’uso popolare e religioso. I Romani estraevano dal frutto un olio scuro che chiamavano “omphacium”, utilizzato dagli atleti per ungersi il corpo. Dopo la lotta, ormai impregnato di sudore, sangue e polvere, il residuo veniva asportato dal corpo dell’atleta con un raschietto e conservato come rimedio prezioso per molti malanni, tra i quali la scabbia e alopecia.
Le parti dell’ulivo che vengono utilizzate sono: il legno, che da sempre è ritenuto molto pregiato, i frutti, le foglie, le gemme. Le foglie si possono raccogliere tutto l’anno, i frutti tra ottobre e novembre, in alcune zone fino a dicembre.
Il mito
Un’antichissima leggenda mediterranea lega la nascita dell’ulivo ad una contesa tra Atena e Poseidone, che si sfidarono per offrire il dono più bello al popolo greco.
Poseidone colpì con il suo tridente il suolo, che lasciò uscire il cavallo più potente e veloce in grado di vincere ogni battaglia.
Atena invece colpì con la sua lancia una roccia e dalla fenditura sorse un albero bellissimo, il primo albero di ulivo. La splendida pianta offriva prezioso nutrimento, medicava le ferite e curava le malattie donando benessere a tutte le genti che lo avrebbero coltivato. Zeus, chiamato a giudice della gara, scelse il dono di Atena. Egli benedì le foglie argentee e disse: «Questa pianta proteggerà una nuova città che prenderà nome da te. Tu hai donato agli uomini l’ulivo e con esso anche luce, alimento e un simbolo di pace».
Atena da quel giorno divenne la dea della città di Atene. Tempo dopo uno dei figli di Poseidone provò a sradicare l’albero di Atena, ma nel commettere l’atto sacrilego si ferì mortalmente. Gli ateniesi decisero allora di far sorgere in quel punto l’Acropoli e di porre un presidio militare a protezione della sacra pianta dell’ulivo. Gli aspetti simbolici dell’ulivo furono raccolti dai Romani e condivisi con tutti i popoli del Mediterraneo. Nelle tradizioni e nell’immaginario collettivo l’ulivo è sacro e va rispettato; non si deve distruggere un albero di ulivo, non si versa l’olio perché porta male. Ma quest’albero evoca anche l’amore, la fedeltà, la resistenza negli anni e le radici forti dei propri valori. Nell’Odissea c’è il bellissimo episodio del ricongiungimento tra Ulisse e Penelope, con la descrizione del letto nuziale ricavato da un albero di ulivo, che Ulisse stesso aveva intagliato e scavato. Attorno ad esso Ulisse aveva costruito la sua casa e proprio grazie a questa informazione “privata” si fece riconoscere dalla moglie Penelope, dopo 20 lunghi anni di assenza.
Anche nella Bibbia troviamo un simbolismo legato all’ulivo. Nel vecchio Testamento, dopo il diluvio universale, Noè fa uscire una colomba dall’arca e questa ritorna con un ramoscello di ulivo nel becco, quale segno che le acque si stanno ritirando e che presto la pace tornerà sulla terra. Nel Nuovo Testamento Gesù, al suo ingresso a Gerusalemme, viene accolto da una folla festante che lo acclama agitando rami d’ulivo e di palma. Ancora oggi l’ulivo è la pianta simbolo della domenica delle Palme a ricordo di quell’evento.
Le proprietà in fitoterapia e in erboristeria
In vitro, a livello sperimentale, le foglie fresche della pianta hanno dimostrato di agire in modo favorevole sul controllo di colesterolo, glicemia e pressione arteriosa, grazie ad un’azione diuretica e vasodilatatrice.
Le foglie di ulivo essiccate, invece, vengono utilizzate in decotto contro la gotta e i reumatismi.
I principali componenti e principi attivi sono:
- Secoiridoidi: oleuropeoside, ligstroside, diestere metilico dell’oleoside, oleuroside
- Triterpeni
- Acidi-fenoli
- Flavonoidi
- Sostanze amare: olivamarina
- Tannini
- Sali minerali
Un discorso a parte merita l’olio di oliva, fondamentale nell’alimentazione e non solo: costituisce un alimento prezioso perché dotato di forte attività antiossidante.
E’ inoltre ricco di vitamine, soprattutto le Vitamina E e la Vitamina K, di acidi grassi insaturi ed è anche usato come eccipiente per numerose specialità medicinali.
Floriterapia (Fiori di Bach)
Secondo lo stesso Edward Bach, Olive ci parla di “coloro che hanno molto sofferto sia nel corpo che nella mente e sono così stanchi, così esauriti, che sentono di non essere più in grado di compiere alcuno sforzo”. Olive è quindi un fiore che viene usato in modo transitorio, per uno stato di enorme affaticamento.
Viene prescritto per astenia, debilitazione, debolezza, deperimento, esaurimento fisico e mentale, logorio energetico, mancanza di vitalità, prosciugamento energetico; può essere utile nella fase di convalescenza e dopo sforzi troppo intensi e prolungati.
Olive ottimizza le energie disponibili, può addirittura rigenerarle.
La dose è 4 gocce, da assumere per via sublinguale 4 volte al dì, per almeno 1 mese
La ricetta
Ecco alcuni utilizzi e la posologia.
Per controllare la pressione arteriosa e come blando ipoglicemizzante:
Tintura madre (Soluzione Idroalcolica): si assumono 60 gocce 2 volte al giorno sciolte in un bicchiere d’acqua dopo i pasti.
Come coadiuvante nel controllo del colesterolo:
Gemmoderivato (Soluzione Idrogliceroalcolica): si assume 60 gocce 2 volte al giorno sciolte in un bicchiere d’acqua prima dei pasti.
Per gotta e reumatismi:
Tisana: 30g di foglie di olivo per 1Lt d’acqua. Si esegue un decotto, lasciando bollire per almeno 5 minuti. Si filtra e si beve 2-3 tazze al giorno.
Per uso esterno: l’olio d’oliva è un ottimo ingrediente per la realizzazione di creme, oli per il corpo e oli per capelli. Favorisce la penetrazione dell’acqua attraverso i canali lipofili della pelle e di conseguenza può essere considerato un buon aiuto per l’idratazione. Dalla composizione simile al sebo della pelle, per questo motivo penetra facilmente e si mostra protettivo ed emolliente. Le foglie di olivo vengono utilizzate sulla pelle per la loro azione astringente. Utili per lavare e purificare la pelle o come collutorio.
Evitare l’assunzione di olivo in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Inoltre, l’utilizzo dell’olivo è controindicato anche nei pazienti affetti da colelitiasi (calcoli della cistifellea), poiché può provocare l’insorgenza di coliche biliari.
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