(riproduzione riservata)
“l’impatto ambientale nella produzione di latte, i metodi per quantificarlo; quali input debbano essere presi in considerazione e come mettere in atto azioni di mitigazione per l’ambiente, che possono interessare diversi ambiti, dalla produzione delle colture alla gestione dell’allevamento in tutti i suoi aspetti: tutto questo sara’ oggetto del convegno ‘filiere intelligenti lattiero casearie: per una produzione sostenibile’ organizzato dai giovani di confagricoltura-anga cremona, nell’ambito delle fiere zootecniche di cremona”, rende noto un comunicato di anga-confagricoltura, nel precisare che “l’appuntamento, che si terra’ in presenza, avra’ luogo sabato 27 novembre alle 16 nella sala guarnieri della fiera di cremona”. “sono previste le case history della societa’ pieve ecoenergia e di latte soresina quali modelli di sostenibilita’ ed efficienza per le moderne aziende agro-zootecniche da latte e le cooperative di trasformazione; infine il percorso che il consorzio di tutela del grana padano dop ha intrapreso gia’ dal 2007 e che sta proseguendo, per ridurre gli impatti ambientali sull’intera filiera”, spiega il comunicato. “ad intervenire saranno francesco MASTRANDREA, presidente nazionale dei giovani di confagricoltura; federico FROLDI dell’universita’ cattolica di piacenza; giulio FEDERICI, titolare della societa’ pieve ecoenergia; stefano PASQUALI, consigliere di latteria soresina; e renato ZAGHINI, presidente del consorzio di tutela del grana padano dop”, informa il comunicato, che aggiunge. “moderera’ l’incontro paolo FAVERZANI, presidente di anga cremona”. “abbiamo deciso di affrontare un tema di attualita’ in una piazza importante come la fiera zootecnica di cremona per informare e dimostrare come questo settore, spesso tacciato di essere fortemente inquinante e arretrato, sia invece all’avanguardia, efficiente e sostenibile”, sottolinea FAVERZANI. “il lavoro della sezione anga di cremona mette in luce un approccio che continuiamo ad utilizzare per verificare con i fatti la sostenibilita’ della filiera latte”, afferma MASTRANDREA, nel concludere che “la sinergia tra impresa, scienza e cooperazione e’ il metodo corretto per far emergere il lavoro svolto, che gli allevatori continueranno a fare per rendere la filiera sempre piu’ sostenibile e trasparente”.