VINO: CONFAGRICOLTURA, VENDEMMIA IN BALIA DEL CLIMA UVE SANE CON VOLUMI IN LIEVE CALO

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“inizia il conto alla rovescia per la vendemmia 2021, che oggi si presenta con alcune caratteristiche comuni a tutto lo stivale: ottima qualita’ delle uve, una produzione quantitativa in lieve calo rispetto allo scorso anno, ritardo della maturazione di circa una decina di giorni rispetto al 2020 e al 2019, in cui pero’ si era anticipato molto rispetto alla media. tranne quindi in alcune zone della sicilia – dove ora si inizia a raccogliere oggi lo chardonnay per il forte aumento della temperatura con lo scirocco che ha accelerato la maturazione dei grappoli in pochi giorni – per l’avvio vero e proprio della vendemmia occorre aspettare una decina di giorni. la grande variabile e’ il meteo: e’ sotto gli occhi di tutti come gli episodi di grandine, raffiche di vento e nubifragi si siano intensificati andando a colpire in maniera devastante alcuni territori, sebbene circoscritti. in altre zone e’ invece la siccita’ a creare problemi”, informa un comunicato della confagricoltura. “la fotografia attuale presenta quindi la lombardia che fa i conti con il gelo primaverile e le recenti grandinate, oltre che con la siccita’ in alcune aree: si stima un 10% di volumi in meno rispetto al 2020, sperando che non ci siano ulteriori colpi di scena a livello meteorologico. in franciacorta, dopo alcuni anni di vendemmie anticipate, si dovrebbe iniziare a raccogliere tra una decina di giorni con le basi per lo spumante. il piemonte la qualita’ si presenta elevata e la quantita’ in leggero calo rispetto allo scorso anno. hanno sofferto alcune zone per la grandine, che ha colpito a macchia di leopardo e che continua a preoccupare in questi giorni. nel roero sono ancora evidenti i segni delle grandinate che hanno distrutto duemila ettari di vigne poche settimane fa. il veneto sembra in controtendenza rispetto ai quantitativi del resto d’italia. la produzione e’ maggiore di circa il 2%, grazie anche ai nuovi impianti. si iniziera’ la vendemmia con il pinot grigio tra circa 2 settimane, quindi tocchera’ al glera per la produzione di prosecco. in trentino la primavera piu’ fredda rispetto al 2020 ha procurato un ritardo nella maturazione dei grappoli di circa 15 giorni. ottima la situazione fitosanitaria. si iniziera’ a vendemmiare intorno al 28 agosto. anche in questa regione la grandine ha colpito, sebbene su una fascia limitata, ma andando a distruggere la quasi totalita’ delle vigne in alcuni areali. in friuli venezia giulia il meteo ha alternato piogge e siccita’. la regione ha attivato un imponente sistema di monitoraggio contro la flavescenza dorata, che e’ in aumento e che arriva anche dalla vicina slovenia. si conta di iniziare a raccogliere la prima settimana di settembre. in liguria si calcola il 15% in meno di volumi, dopo annate molto abbondanti. preoccupa la grandine, ma anche la presenza sempre piu’ frequente di ungulati che procurano evidenti danni alle vigne”, prosegue il comunicato. “la toscana registra circa -10-15% di produzione per le gelate primaverili che hanno colpito alcune zone collinari. in linea la fase di maturazione, ma anche in queste zone i vignaioli devono lottare contro la presenza massiccia di cinghiali. la sardegna viticola ha subito danni importanti in gallura, dove le gelate primaverili hanno provocato una riduzione che supera in alcune zone il 40% dei tradizionali volumi. nelle marche la situazione si presenta buona, con uve sane che hanno permesso di effettuare pochissimi trattamenti in vigna. in alcune zone il problema e’ la siccita’. l’umbria ha patito le gelate di aprile e ora il problema e’ la mancanza di piogge in alcune zone. allo stato attuale, il 2021 sembra registrare un recupero di volumi produttivi rispetto allo scorso anno. analoga la fotografia dell’abruzzo, che oggi presenta la prospettiva di un calo di volumi intorno al 12% e qualche problema di siccita’, al momento non preoccupante”, informa confagricoltura. “la puglia deve fare i conti con la mancanza di piogge che ha rallentato la maturazione. i volumi sono in linea con il 2020. si prospetta la vendemmia intorno a ferragosto per le basi spumanti e a fine mese per il primitivo. in campania la zona del casertano ha sofferto maggiormente la siccita’, ma per ora le prospettive sono buone sia in termini quantitativi, sia qualitativi. anche in calabria si prospetta una buona vendemmia, con volumi superiori rispetto a un magro 2020”, spiega ancora il comunicato. “la situazione e’ in continua evoluzione e l’uva, che nella maggior parte delle regioni e’ in fase di invaiatura, e’ nel momento cruciale della sua maturazione. in pochi giorni puo’ cambiare completamente il quadro: l’innalzamento delle temperature accelera lo sviluppo e alza la gradazione zuccherina degli acini, andando quindi a modificare lo stato dell’arte e i tempi della vendemmia”, ha dichiarato federico CASTELLUCCI, presidente della federazione vino di confagricoltura. “certamente i cambiamenti climatici influiscono sempre di piu’ sulla viticoltura e comportano anche un approccio agronomico adeguato alle nuove esigenze. su questo si deve lavorare, non solo in italia, dato che la questione e’ globale e riguarda da vicino anche i nostri principali competitor enologici. come spesso confagricoltura ha ricordato, serve uno sforzo comune per il bene del pianeta e anche per le sue economie”, ha concluso CASTELLUCCI.