VINO: COLDIRETTI, AL VIA VENDEMMIA -10% UVA MA ITALIA LEADER MONDIALE EXPORT +4%

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al via dalla sicilia con piu’ di sette giorni di anticipo rispetto al 2020 la vendemmia 2021 in italia, mentre al nord secondo coldiretti si avra’ un ritardo medio di dieci giorni, informa un comunicato. la produzione italiana viene stimata quest’anno da coldiretti in calo del 5-10% a livello nazionale per un quantitativo compreso tra i 44 e i 47 milioni di ettolitri, ma molto dipendera’ dal meteo dei prossimi mesi che potrebbe anche influire sulla qualita’, al momento prevista buona/ottima. nonostante il calo a livello nazionale, l’italia quest’anno e’ il primo produttore mondiale di vino mentre per il secondo posto si prospetta una sfida tra francia e spagna, sottolinea coldiretti. “con la vendemmia in italia si attiva un sistema che offre opportunita’ di lavoro a 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, oltre che in attivita’ connesse e di servizio” spiega il presidente di coldiretti ettore PRANDINI. intanto, con il ritorno alla vita di comunita’ e la riapertura della ristorazione in tutto il mondo, le esportazioni di vino italiano riprendono slancio dopo un anno di sofferenza e nel 2021 registrano un balzo del +4% in valore, sottolinea coldiretti. a trainare l’export sono la francia (+12,5%), russia (+32%), germania (che cresce del 4% ma su valori che ne fanno il primo mercato del vino tricolore nel vecchio continente); balzo del +75% della cina, mentre note dolenti arrivano dalla gran bretagna (quasi -12%) e dagli usa dove continua la frenata per effetto del covid (-3%).”l’italia puo’ ripartire con l’agroalimentare che ha dimostrato resilienza, ma per sostenere il trend di crescita serve anche agire sui ritardi strutturali dell’italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra sud e nord del paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocita’, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, con il recovery plan che rappresenta una occasione da non prendere”, afferma PRANDINI.