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il glifosato e’ tornato nel mirino delle autorita’ sanitarie, scrive “le figaro”, dando conto di una relazione dell’istituto nazionale della salute e della ricerca medica (inserm), che ha analizzato l’insieme dalla letteratura scientifica disponibile sull’esposizione all’erbicida. il rapporto valuta che ci sia “una rischio accresciuto di linfomi non hodgkin (tumori del sistema immunitario) con una presunzione media di collegamento”. l’analisi e’ fondata in particolare su studi di coorti negli stati uniti, in svezia e in francia, ma i risultati molto eterogenei in funzione delle popolazioni studiate non permettono all’inserm di confermare una “presunzione forte” di questo legame. nel rapporto si evocano rischi eccessivi anche per quel che riguarda i mielomi (cancro del midollo osso) o le leucemie, ma i risultati sono meno solidi (“presunzione debole”). ma il dibattito non e’ certo chiuso, rileva “le figaro”, dato che nel 2022 si discutera’ della riautorizzazione del glifosato in europa, dove nel frattempo il dossier preliminare elaborato dai quattro paesi relatori – francia, ungheria, olanda e svezia – e’ orientato per il si’ al rinnovo.