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“la gestione idrica in italia e’ prioritariamente una sfida culturale: l’acqua non deve essere un problema, ma una grande possibilita’ di crescita per il nostro paese, che puo’ vantare esperienze di valore internazionale nell’ottimizzazione d’uso della risorsa, perche’ disponibilita’ d’acqua e sicurezza idrogeologica sono asset indispensabili per lo sviluppo delle comunita’”, afferma francesco VINCENZI, presidente di anbi, intervenuto da remoto – informa l’anbi – ad un convegno organizzato dalla cia alle sorgenti del fiume nera, nelle marche. “per questo, assume ulteriore rilevanza, la menzione speciale attribuita dall’unesco al consorzio di bonifica pianura friulana che, nell’ambito del concorso internazionale ‘la fabbrica nel paesaggio’, ha presentato l’idea di costituire un museo dell’acqua/ledra-tagliamento, quale ‘museo vivente’ e ‘riserva della biosfera’, progetto particolarmente apprezzato dalla commissione di valutazione per qualita’, opportunita’ ed originalita’”, afferma l’anbi, nel precisare che “il fiume tagliamento e’ infatti considerato l’unico dell’arco alpino a conservare l’originaria morfologia, che ne fa un originale ecosistema di straordinario pregio ambientale”. “il progetto e’ un ulteriore tassello dell’offerta di ‘musei dell’acqua’, creata dai consorzi di bonifica ed irrigazione e gia’ meta di tendenza per quel turismo ‘slow’, che sta riscoprendo il grande patrimonio rappresentato dalla rete idraulica del paese”, sottolinea l’anbi. “e’ proprio a questo trend, che sara’ dedicata la prossima settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione a cavallo tra settembre ed ottobre”, anticipa massimo GARGANO, direttore generale di anbi, che evidenzia: “la sostenibilita’ ambientale non puo’ prescindere, infatti, dalla compatibilita’ con le sostenibilita’ economica e sociale”. “il concorso internazionale ‘la fabbrica nel paesaggio’ e’ proprio ispirato ai criteri dello sviluppo sostenibile ed alla realizzazione di un rapporto equilibrato tra bisogni sociali, attivita’ economica ed ambiente nell’accezione definita dalla convenzione europea del paesaggio; giunto alla XI edizione, ha consentito alla federazione italiana dei club per l’unesco di divenire una voce importante nella valorizzazione di proposte rispettose delle caratteristiche naturali e storiche dei siti”, spiega l’anbi. “il riconoscimento unesco e’ un ulteriore stimolo a continuare l’impegno per il progresso delle nostre comunita’ e per lasciare alle future generazioni un patrimonio naturale di incomparabile valore, custodito nella sua preziosa biodiversita’”, afferma rosanna CLOCCHIATTI, presidente del consorzio di bonifica pianura friulana. “non e’ un caso, infatti, che la rete mondiale dei musei dell’acqua sia l’unica delle 11 ‘iniziative faro’ del programma idrologico unesco ad avere sede legale in italia”, evidenzia l’anbi, nel concludere che “la rete conta attualmente 60 membri (musei e patrimoni dell’acqua), che fanno registrare ogni anno oltre 30 milioni di visitatori ed e’ gestita dal centro internazionale civilta’ dell’acqua onlus, in collaborazione con l’universita’ di venezia”.