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eva LONGORIA, attrice, produttrice, regista, attivista, imprenditrice e filantropa pluripremiata, e monica RAMIREZ, attivista, avvocato e presidente di varie associazioni per le donne migranti, firmano sul settimanale “time” un articolo che affronta un aspetto poco considerato della pandemia, ovvero la salute mentale dei lavoratori essenziali, come i braccianti agricoli e i dipendenti delle industrie correlate. “mentre le persone erano in preda al panico di fronte agli scaffali dei supermercati vuoti nei primi giorni della pandemia, c’e’ stata una rinnovata attenzione sul ruolo cruciale dei lavoratori agricoli nella nostra societa’. ma le condizioni di lavoro che i lavoratori agricoli devono sopportare da allora si sono ulteriormente deteriorate e molti di questi lavoratori essenziali hanno visto la loro vita messa in pericolo da una combinazione devastante di covid-19, abbandono del datore di lavoro e problemi di salute mentale”, scrivono LONGORIA e RAMIREZ, citando un sondaggio dell’american psychological association condotta a febbraio, in cui quasi 3 lavoratori essenziali su 10 hanno affermato che la loro salute mentale era peggiorata nell’ultimo anno e da cui risultava che i lavoratori essenziali avevano una probabilita’ due volte maggiore rispetto ai lavoratori non essenziali di vedersi diagnosticare un disturbo di salute mentale dopo l’inizio della pandemia.