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“in cina, l’export dei formaggi freschi ha raggiunto le 3.800 tonnellate (con una crescita del 34%) e in questo inizio 2021 ha messo a segno un incredibile +147%”, rende noto assolatte, che evidenzia: “un successo trainato certamente dal gusto e dalla qualita’ dei nostri formaggi, ma anche dall’aumentata attenzione dei consumatori cinesi per la sicurezza alimentare causata dalla pandemia: i prodotti lattiero caseari italiani sono ritenuti in grado, a ragione, di offrire le migliori garanzie di salubrita’”. “caratteristiche che fanno dei nostri prodotti i benvenuti in ogni parte del mondo”, afferma paolo ZANETTI, presidente di assolatte, che sottolinea: “anche in cina, paese target della nostra attivita’ pluriennale di promozione, dove la tradizione alimentare e’ altra, basata su prodotti a base di soia e certamente non sulle proteine animali”. “ma e’ evidente che i vantaggi nutrizionali legati al loro consumo, insieme alle qualita’ organolettiche e alle caratteristiche di sicurezza, stanno producendo un rapido cambiamento nelle abitudini alimentari di questo paese”, aggiunge ZANETTI. “la campagna culminera’ proprio il primo giugno con una importante manifestazione a pechino dedicata alle autorita’ e ai media, e che vedra’ protagonisti latte, yogurt, formaggi e burro, dalla nutrizione al loro impiego nell’alta cucina”, informa assolatte. “paese asiatico legato ad un altro tipo di alimentazione, in cina latte e derivati sono diventati alimenti assai graditi e desiderati”, continua assolatte. “un fatto non scontato, eppure e’ cio’ che sta accadendo”, precisa assolatte, che evidenzia: “una ‘rivoluzione’ alimentar-culturale che attraversa la piu’ popolosa nazione al mondo. e nonostante la grande maggioranza della popolazione adulta abbia difficolta’ a digerire il lattosio, la cina e’ il piu’ vasto mercato del latte del pianeta e il maggior importatore di prodotti caseari. ed e’ per questo che assolatte ha deciso di attivare la sua campagna di promozione nel paese asiatico”. “tra gli interpreti dell’export in cina, e’ da segnalare il mascarpone, trainato dall’apprezzamento per l’italianissimo tiramisu'”, rileva assolatte, che prosegue: “proposto nei migliori ristoranti di pechino, il tiramisu’ e’ diventato un vero e proprio ‘piatto del desiderio’ per i buongustai asiatici, a patto, pero’, che venga realizzato con il mascarpone rigorosamente ‘made in italy'”. “ma non ci sono solo formaggi freschi nel carrello dei consumatori cinesi, perche’ il successo dei prodotti italiani si allarga anche alla panna”, spiega assolatte, che evidenzia: “un prodotto con un trend di vendita davvero interessante grazie alla sua caratteristica di ingrediente fondamentale di tantissime ricette made in italy. dopo i numeri lusinghieri dell’export 2020 (+145%), la panna continua a conquistare estimatori (+600% in questo inizio anno)”. “le prospettive per l’export in cina sono interessanti, anche se serve un impegno maggiore per abbattere le barriere non tariffarie e le burocrazie, anche quelle nostrane”, afferma ZANETTI, nel sottolineare che “subiamo ancora sistemi anacronistici e incompatibili con un mercato mondiale, che richiede invece agilita’ e semplificazione”. ci aspettiamo molto dalla riforma degli apparati amministrativi promessa dal governo DRAGHI”, conclude ZANETTI, che evidenzia: “siamo rimasti inascoltati per anni, ma ora e’ il momento di agire. e’ un passo obbligatorio, inoltre, per accedere alle risorse del ricovery fund”.