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in una lettera indirizzata ai ministri della transizione ecologica barbara POMPILI e del mare annick GIRARDIN, il presidente del comitato della pesca del dipartimento cotes d’armor alain COUDRAY, li accusa di minimizzare l’impatto del progetto di parco eolico nella baia di saint brieuc, i cui lavori iniziano in questi giorni, spiega il quotidiano “la tribune”. per coudray, questo progetto rappresenta “una dichiarazione di guerra” contro gli operatori della pesca. dopo piu’ di 10 anni di concertazioni senza risultato, il primo colpo di piccone di questo enorme cantiere avverra’ in un clima deteriorato. l’entrata in servizio del parco e’ prevista alla fine del 2023. fissato ai fondali marini il parco e’ uno dei 7 previsti dallo stato dal 2012, nel quadro dello sviluppo delle energie marine rinnovabili. deve essere eretto a 16,3 km dalle coste piu’ vicine e avra’ una capacita’ di 496 megawatt, con 62 pale eoliche di oltre 200 m di altezza di cui 30-40 m sotto l’acqua. la produzione prevista e’ di 1.820 gwh per anno equivalente, secondo i promotori, al consumo elettrico annuo di 835.000 abitanti. nella lettera. COUDRAY sottolinea che la zona del parco rappresenta l’equivalente del secondo maggior giacimento di conchiglie saint jacques di bretagna e che “gli scienziati che hanno condotto gli studi” di impatto “mettono in luce le conoscenze parziali” sui possibili effetti. “in questa situazione, ne’ il clima, ne’ il territorio e ancor meno la professione e la biodiversita’ marina della baia di saint breuc ne usciranno vincitrici”, ritiene. dicendosi aperti al dialogo, i pescatori chiedono l’annullamento del progetto, in mancanza di garanzie sulla conservazione delle risorse alieutiche e in particolare della preziosa capasanta, che gestiscono da anni in modo sostenibile in collaborazione con l’ifremer, sottolinea “la tribune”. la battaglia comunque e’ appena cominciata – rileva il giornale – considerato che il governo ha selezionato altre sei zone candidate per parchi eolici marini.