FONDI FEASR: NETTO NO DELLE SEI REGIONI, IL GOVERNO LASCI INVARIATI I CRITERI PER 2021 E 2022

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si e’ svolta a roma, nella sala caduti di nassiriya del senato la conferenza stampa organizzata da alcuni parlamentari di forza italia insieme a sei regioni (basilicata, calabria, campania, puglia, sicilia, umbria) sui criteri di riparto dei fondi feasr per i programmi di sviluppo rurale delle annualita’ 2021-2022. i lavori sono stati introdotti da urania PAPATHEU e conclusi da gabriella GIAMMANCO, entrambe senatrici di forza italia. erano presenti altri parlamentari delle regioni interessate, tra cui anche il deputato siciliano antonino GERMANA’ della lega. nei loro interventi i cinque assessori all’agricoltura (era assente donato PENTASSUGLIA della puglia che ha condiviso le posizioni comuni) hanno ribadito la netta contrarieta’ alle soluzioni prospettate che penalizzano in modo molto grave le rispettive regioni. “contestiamo il tentativo di cambiare le regole del gioco a partita in corso, anzi durante i tempi supplementari. i fondi per il 2021 e 2022 sono legati alla proroga della pac decisa dalla ue, quindi non e’ accettabile il tentativo di ridiscutere i criteri della ripartizione. noi abbiamo mostrato disponibilita’: abbiamo detto che siamo pronti a discutere della pac dal 2023, non solo pero’ del secondo pilastro (sviluppo rurale) ma anche del primo pilastro e di tutta la pac, compresi i criteri di cofinanziamento. diciamo questo perche’ dal primo pilastro gli agricoltori del nord prendono in media 800 euro all’ettaro e quelli del sud solo 250. la questione e’ diventata politica: dopo il cambio di governo le altre regioni hanno puntato a spostare la decisione sul governo e sul ministro PATUANELLI. la nostra proposta di dialogo e’ stata mortificata. la proposta di PATUANELLI l’abbiamo definita come ‘irricevibile’. il governo deve lasciare invariati i criteri per il 2021 e 2022 e puo’ farlo anche subito”, hanno detto nei loro interventi roberto FANELLI (basilicata), gianluca GALLO (calabria), nicola CAPUTO (campania), toni SCILLA (sicilia) e roberto MORRONI (umbria).