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la difficolta’ nella fornitura di materie prime per la produzione di beni essenziali, a causa dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus, e l’improvvisa scarsita’ della manodopera, specialmente stagionale, provocata dal lockdown si sono tradotte in una notevole contrazione del numero di denunce di infortunio sul lavoro in agricoltura, informa l’inail con un comunicato, sintetizzando i numeri riportati sul nuovo numero del periodico dati inail. in particolare, il calo che emerge dal confronto tra gli open data mensili rilevati al 31 dicembre del 2019 e del 2020 e’ pari al 19,6%; a fronte dei 32.692 casi denunciati nel periodo gennaio-dicembre 2019, quindi, nei 12 mesi successivi il loro numero e’ sceso a 26.287. l’effetto della pandemia e’ evidente anche per quanto riguarda i casi mortali denunciati in agricoltura, passati da 151 nel 2019 a 113 nel 2020 (-25,2%). allargando l’analisi al periodo 2015-2019, dati inail rileva come il trend decrescente del numero delle denunce in agricoltura fosse gia’ presente prima del 2020, con proporzioni pero’ difficilmente paragonabili. nell’arco del quinquennio preso in considerazione, infatti, le denunce presentate sono passate da 38.021 a 33.063, diminuendo “soltanto” del 13%. su base annuale la riduzione media e’ stata di circa il 3,4%, con un -1,9% nel 2019 rispetto al 2018. infine, secondo dati inail le malattie professionali denunciate sono in diminuzione dell’8%. tra le patologie riscontrate, piu’ del 75% sono malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, seguite dalle patologie del sistema nervoso (17,3%) e dell’orecchio (5,1%).