Il Ciliegio

(riproduzione riservata)

di Lucilla Ricottini, Medico Chirurgo, esperta di Omeopatia, Omotossicologia, Fitoterapia

Il mito

Tra la fine di Marzo e l’inizio di Aprile, il Giappone si tinge di rosa al fiorire dei centomila ciliegi selvatici tra Okinawa e Tokyo: è la festa dell’Hanami, durante la quale tutti gli abitanti si immergono nella natura per osservare i meravigliosi Sakura (i fiori del ciliegio) aprirsi e appassire nel giro di pochi giorni. Sakura rimanda così alla caducità della vita ed invita ad assaporarne ogni attimo, breve e irripetibile, intrecciando la vita e la morte in un’immagine di fragile bellezza.  Sakura, per i giapponesi, è anche un richiamo alle virtù del Samurai: il coraggio, la lealtà, l’onestà e la purezza. Secondo un’antica leggenda giapponese, infatti, ai piedi del ciliegio venivano sepolti i nobili Samurai e il loro sangue, donato alle radici della pianta, ne colorava di rosa i fiori candidi. Molti i simboli legati al bellissimo albero del ciliegio. Nella nostra tradizione occidentale, questa pianta ha suscitato simbolismi opposti: gli albanesi lo bruciavano nelle notti del 24 e 31 dicembre, giorni di rinnovamento dell’anno, e ne conservavano le ceneri per render feconda la vigna in primavera; nelle campagne francesi gli innamorati mettevano, e mettono ancora oggi, un ramo di ciliegio davanti alla porta della propria bella nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio.

Le proprietà in fitoterapia e in erboristeria

Conosciamo due tipi di ciliegio: il Prunus avium, così chiamato perché dei suoi frutti sono molto ghiotti gli uccelli; il Prunus cerasum, detto l’Amareno o anche Visciolo o Amarasco, che produce come frutti le ciliege acide da cui si ricavano sciroppi, gustose marmellate per la pasticceria e un liquore, detto Vino di visciole.

Il ciliegio è ricco di mucillagini, tannini e fenoli che ne caratterizzano l’azione antiinfiammatoria a carico delle vie uriarie. Può essere utilizzato, in varie forme, sia ad uso interno che ad uso esterno. Vediamo i due utilizzi separatamente.

USO INTERNO:

  • Ritenzione idrica o cellulite: ricco di sali di potassio, il ciliegio possiede proprietà drenanti e viene considerato un indispensabile coadiuvante nel trattamento della cellulite;
  • Cistiti, uretriti e nefriti: potente antinfiammatorio delle vie urinarie, il ciliegio è utile nel trattamento di tutti questi stati;
  • Gotta, calcoli renali e renella: grazie alla sua azione diuretica, aiuta ad eliminare gli acidi urici;
  • Lassativo: è ideale se assunto in infuso.

USO ESTERNO:

  • Irritazioni o screpolature cutanee e presenza di capillari evidenti: in questi casi si utilizza il decotto (bastano 6 grammi di peduncoli secchi). Viene applicato con compresse di garza imbevute, lasciate ad agire sulle parti da trattare;
  • Pelle grassa: l’ideale in questo caso è preparare una maschera alla polpa di ciliegia, dall’effetto astringente, procedendo nel seguente modo: si prendono alcune ciliegie, si toglie il nocciolo e poi si schiacciano, fino a poterle stendere su viso e collo;
  • Esposizione al sole per una tintarella naturale e omogenea: basta un consumo quotidiano di ciliegie fresche, ricche di caroteni e sali minerali.

La ricetta

In erboristeria, per preparare decotti e infusi e tinture, vengono utilizzati principalmente i peduncoli del frutto, preferenzialmente quelli del ciliegio acido. Vediamo come assumere il ciliegio:

  • Tintura madre di ciliegio: si assumono 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
  • Infuso: si porta ad ebollizione un litro d’acqua e vi si immerge una manciata di gambi secchi di ciliegia, lasciandoli in infusione per circa 5 minuti. Se ne beve una tazza al giorno.
  • Decotto: si sminuzzano 20 grammi di peduncoli secchi di ciliegie in 1 litro di acqua (oppure si utilizza 1 cucchiaio raso ciliegio peduncoli per 1 tazza d’acqua). I peduncoli vengono sminuzzatati nell’acqua fredda, poi si accende il fuoco e il tutto viene portato ad ebollizione. Quando l’acqua si colora di rosa, si può spegnere il fuoco e coprire, lasciando in infusione. Dopo 10 minuti il decotto diventa di un colore più scuro.  Si consiglia di berne 2 tazze al giorno.                                    

Tintura madre, infuso e decotto sono utili in caso di cellulite, di infezioni delle vie urinarie e di ritenzione idrica.

Attenzione! Il Ciliegio é controindicato in gravidanza e allattamento.  Inoltre bisogna evitarne l’assunzione in caso di ipersensibilità accertata ad uno o più componenti contenuti nella droga.

Vedi documento pdf