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il governo DRAGHI e’ in sintonia con la visione della coldiretti e di filiera italia sulla funzione economica e sociale dell’agricoltura italiana nell’ottica del raggiungimento di una sovranita’ alimentare e culturale che non ha nulla a che fare con il protezionismo – come puntualizzato dal presidente ettore PRANDINI e dal segretario generale enzo GESMUNDO – e sulle iniziative da intraprendere per la ripresa attraverso gli strumenti del recovery plan. lo hanno confermato oggi stefano PATUANELLI, giancarlo GIORGETTI, roberto SPERANZA, roberto CINGOLANI, renato BRUNETTA, i ministri che sono intervenuti all’assemblea dei presidenti e dei direttori confederali, dedicata al tema: “recovery food l’italia riparte dal cibo”, e che giudicano il ruolo della coldiretti essenziale per il raggiungimento degli obiettivi a cominciare dalla lotta al nutriscore. se non e’ ancora del tutto chiara la concreta traduzione che il governo intende fare delle proposte (molte della coldiretti) per la ripresa, alcune delle affermazioni fatte lasciano intravedere la direzione. e’ necessario un PATTO PAESE nel quale la voce della coldiretti e’ particolarmente importante, ha detto il ministro della salute SPERANZA, nel ringraziare l’organizzazione per quanto fa e ha fatto in occasione della pandemia. in agricoltura “siamo i primi della classe” a cominciare dal fondamentale COMPARTO ZOOTECNICO, ha sottolineato il ministro della transizione ecologica CINGOLANI, che ha confermato che gli interventi da attuare con il pnrr vanno nella direzione di creare aziende piu’ autonome e piu’ decarbonizzate, fermo restando, ha aggiunto, che ci sono aziende gia’ pronte per la smart agricolture. in materia di TRANSIZIONE ECOLOGICA e’ intervenuto anche il ministro delle politiche agricole PATUANELLI che ha adombrato la possibilita’ di un ritorno dell’agricoltura nelle aree marginali grazie alla digitalizzazione. sul NUTRISCORE, che e’ un enorme problema, “non batteremo solo i pugni ma ribalteremo i banchi in europa per contrastare l’idiota meccanismo dell’etichetta a semaforo” ha assicurato PATUANELLI mentre il ministro dello sviluppo economico GIORGETTI ha assicurato che DRAGHI, che “ha dimostrato che si puo’ essere europeisti difendendo gli interessi nazionali”, e il governo difenderanno i principi dell’etichettatura trasparente non perche’ riguarda il made in italy ma “perche’ i consumatori di tutto il mondo vogliono questo”. PATUANELLI ha promesso il massimo impegno per recepire, come sollecitato da GESMUNDO, le norme sulle PRATICHE SLEALI, con una “AUTORITA’ SPECIFICA PER L’AGROALIMENTARE” e quelle sulla lotta alle AGROMAFIE, contenute queste ultime in una disegno di legge predisposto da giancarlo CASELLI. il ministro PATUANELLI e’ tornato anche sul tema dei CONTRATTI DI FILIERA ribadendo che l’obbiettivo e’ portare il valore aggiunto nella parte iniziale della catena. “mia intenzione e’ costruire filiera per filiera un progetto”, ha aggiunto GIORGETTI. filiere sempre piu’ forti, ha sottolineato PRANDINI, per poter tornare a produrre in un contesto europeo dopo anni di delocalizzazioni. “voglio far diventare buona LA BUROCRAZIA, con personale all’altezza, una cosa di cui abbiamo bisogno” ha detto il ministro BRUNETTA per fare si che si possa lavorare con i tempi europei. impostazione che e’ stata condivisa da PRANDINI che per l’ennesima volta ha ricordato al governo quanto tempo un imprenditore debba sottrarre al suo lavoro per adempimenti burocratici. a proposito della PLASTIC TAX il ministro dello sviluppo economico ha aggiunto: “non capisco perche’ in italia si debba andare oltre il ragionevole” nell’auspicare che “in occasione dell’entrata in vigore della norma il primo luglio ci sia una riflessione”. sul tema e’ tornato PRANDINI sottolineando alcuni aspetti critici. il consigliere delegato di filiera italia luigi SCORDAMAGLIA, che ha ricevuto i complimenti di GIORGETTI per l’intuizione che ha portato alla creazione di filiera italia, ha auspicato che le COMPETENZE IN MATERIA DI AGROALIMENTARE vengano unificate. molta attenzione la coldiretti pone al tema dei COSTI ENERGETICI e PRANDINI, nel ricordare che per le aziende agricole italiani i prezzi sono superiori del 50% a quelli che pagano le aziende francesi, ha assicurato il sostegno a CINGOLANI per le misure che vorra’ prendere. infine PRANDINI ha chiesto a GIORGETTI tutto il sostegno necessario per contrastare il crescente business del CIBO SINTETICO.