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“con la firma del manifesto di intenti per un ‘contratto di falda lago per albano, nemi e per il fiume incastro’ prende avvio, ai sensi dell’art 68 bis del codice dell’ambiente, uno dei piu’ importati progetti integrati per un ‘rilancio territoriale’ nuovo, nella prospettiva di coniugare cultura, storia, natura, innovazione, ripresa produttiva, sviluppo economico e sociale sostenibile nella piu’ ampia prospettiva regionale, nazionale ed internazionale di tutela attiva del territorio”, afferma l’anbi-associazione nazionale consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue, nel sottolineare che “questo eccezionale risultato e’ stato possibile ed e’ stato conseguito in un periodo pandemico assai critico come quello passato ed in essere, grazie al ciclo di webinar sos laghi, organizzato da ettore MARRONE di aipin lazio, coadiuvato da endro MARTINI di alta scuola e da altre associazioni”. “ad oggi hanno sottoscritto il manifesto: autorita’ distretto bacino appennino centrale; autorita’ distretto bacino appennino meridionale; centro per la protezione civile uni fi; consorzio di bonifica litorale nord, aipin lazio; sigea lazio; assonautica acque interne lazio e tevere; reseda onlus; alta scuola; ecomuseo lazio virginiano; comune di castel gandolfo; comune di albano laziale; italia nostra; equincontro natura; archeoclub d’italia onlus; wwf roma e area metropolitana; comune di marino; comune di rocca priora; roma natura; scienza e tecnologia dei materiali uniroma1 e jemmbuild s.r.l”, informa l’anbi. “e’ un grande successo partecipativo pubblico privato: ventitre’ soggetti, che dopo le festivita’ pasquali si riuniranno in assemblea per attivare il programma di lavoro intorno a questi beni idrici paesaggistici e culturali da tutelare e per dare vita a tavoli di partecipazione”, evidenzia l’anbi. “questo contratto, che si occupera’ della gestione di acque lacuali e di acque sotterranee, oltre che fluviali, aggiunge un tema di grande interesse nella politica di gestione delle risorse idriche in italia, che conta oltre 1.500 laghi, tra bacini alpini di origine glaciale, vulcanica come albano e nemi, tettonica come il trasimeno, artificiali e di sbarramento da frana come l’invaso di scanno; tali serbatoi sono spesso il cuore della grande bellezza dei nostri paesaggi e di parchi stupendi”, spiega l’anbi, che aggiunge: “basta ricordare quanti invasi oggi sono parchi regionali come il furlo nelle marche o corbara in umbria o proprio albano e nemi”. “francesco VINCENZI, presidente di anbi, nel compiacersi per la partecipazione del consorzio di bonifica litorale nord, ha dichiarato ‘lo studio e la protezione delle falde e delle acque sotterranee necessita un livello di attenzione ed investimenti elevati in questa fase di transizione ecologica, perche’ le acque sotterranee sono l’ultima risorsa e riserva, che la natura ci offre e che abbiamo per soddisfare il nostro fabbisogno idropotabile e con esso l’economia e l’occupazione dei territori circostanti'”, riporta l’anbi. “anche il tema dei laghi e delle acque sotterrane di falda costituisce uno dei pilastri trattati nel progetto del forum mondiale dell’acqua, che vogliamo fare in italia nel 2024”, ha affermato endro MARTINI, presidente del comitato promotore per il forum mondiale sull’acqua nel 2024.