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a bruxelles in questi giorni comincia a decidersi il futuro delle api e degli impollinatori europei, scrive “le monde”, in relazione al fatto che il comitato permanente per i vegetali, gli animali, gli alimenti e l’alimentazione animale, o scopaff, secondo il suo acronimo inglese, si e’ riunito, il 24 e 25 marzo, con all’ordine del giorno, la revisione dei “test api”, ovvero del sistema di valutazione regolamentare dei rischi dei pesticidi per gli imenotteri. benche’ abbia poca risonanza a livello mediatico – rileva “le monde” – si tratta di un passaggio cruciale per il mondo apicolo, la biodiversita’ e l’industria agrochimica: : potrebbe ostacolare la riautorizzazione di molti pesticidi e impedire l’ingresso sul mercato europeo di nuove molecole. il braccio di ferro tra gli stati membri – spiega a “le monde” il presidente della commissione ambiente del parlamento europeo pascal CONFIN – si gioca sul livello di mortalita’ delle colonie di api ritenuto accettabile. se la francia, la solovacchia o la svezia difendono una percentuale massima del 7%, la spagna o l’ungheria ritengono accettabile il 25% che – scrive il quotidiano, lamentando che di una simile questione non si discuta pubblicamente – equivale a mettere in pericolo la sopravvivenza delle colonie.