BREXIT: CONFAGRICOLTURA, LAVANDA E ROSMARINO IN MIRINO UK, SOLLECITATA INTERVIENE COMMISSIONE UE

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“confagricoltura e’ intervenuta a sostegno dei florovivaisti italiani in allarme per l’entrata in vigore di un provvedimento che, nonostante gli accordi gia’ siglati tra unione europea e regno unito, fissa disposizioni fitosanitarie molto restrittive e anche in possibile contrasto con le normative internazionali”, informa un comunicato di confagricoltura, nel precisare che “le autorita’ di londra vorrebbero far fronte, sulla carta, al rischio di introduzione di xylella fastidiosa ancora presente negli uliveti italiani”. “in pratica con un provvedimento approvato a meta’ febbraio ed entrato in vigore in questi giorni, londra ha assoggettato a rigidi protocolli e requisiti l’export di particolari piante dai paesi in cui la xylella e’ ‘conosciuta’”, spiega il comunicato. “l’italia e’ ovviamente colpita con le sue esportazioni, tra le altre, di rosmarino e lavanda che i produttori, in particolare liguri, segnalano in pericolo, visto il notevole flusso oltre manica e i potenziali sviluppi che verrebbero compromessi”, evidenzia il comunicato, nel precisare che “il regno unito e’ infatti il quinto mercato di sbocco del comparto, con quasi il 5% di export in valore”. “confagricoltura ha richiamato l’attenzione dei ministeri delle politiche agricole e degli affari esteri, che hanno dato rapidamente riscontro, concordando sulle perplessita’ espresse e garantendo una presa di posizione a livello comunitario”, informa il comunicato, che prosegue: “il dossier, grazie all’intervento dei ministeri, e’ ora sul tavolo della commissione europea, che ha gia’ lamentato alle autorita’ britanniche ‘vivo disappunto per l’adozione delle succitate misure, in quanto non risultano giustificate sul piano tecnico-scientifico, ne’ in linea con gli accordi presi'”. “si tratta in effetti di provvedimenti adottati in modo unilaterale, senza un rischio fondato su basi scientifiche, ne’ di un sufficiente termine di adeguamento per le imprese ai nuovi requisiti”, sottolinea il comunicato, nel concludere che “si tratta di controlli onerosi dal punto di vista procedurale e di fatto impraticabili che determinano un inaccettabile e ingiustificato svantaggio competitivo a danno dei nostri operatori”. la “top-ten” delle esportazioni italiane di alberi, fiori e piante elaborata da confagricoltura su dati istat e’ disponibile al link http://bit.ly/30tOiTS.