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in occasione del primo giorno di incontri del consiglio agrifish a bruxelles, il ministro delle politiche agricole stefano PATUANELLI ha incontrato il commissario all’agricoltura janusz WOJCIECHOWSKI, con il quale ha parlato “delle necessita’ del settore agricolo, della sfida della pac e di cosa serve ai nostri agricoltori per riuscire, in un momento comunque di difficolta’, a fare la transizione necessaria”, ha spiegato il ministro in un punto stampa. al commissario agricolo, PATUANELLI ha ribadito nuovamente la netta contrarieta’ italiana al nutriscore. “non accetteremo l’etichetta a semaforo e convinceremo anche gli altri paesi, non soltanto per difendere le nostre produzioni, ma anche perche’ riteniamo quell’approccio sbagliato pure per i consumatori europei”, ha detto il ministro ai giornalisti. PATUANELLI ha comunicato che il fronte anti nutriscore si sta allargando: “stiamo cercando di allargarlo il piu’ possibile non soltanto a livello politico ma con associazioni di categoria in diversi paesi, compresi quelli favorevoli al nutriscore, perche’ piu’ si spiegano le metodologie di quel sistema piu’ si capiscono i rischi”. ricordando la giornata mondiale dell’acqua, il ministro ha osservato che il nutriscore favorisce i cibi ipertrasformati, che richiedono maggiore consumo di risorsa idrica ed energia, con maggiore impatto ambientale. PATUANELLI ha inoltre ricordato che il recovery plan prevede, tra l’altro, una progettualita’ importante sull’acqua, “per garantire le performance di trasporto idrico degne di un paese civile, non come ora che disperdiamo il 74% dell’acqua trasportata”, ha affermato. la due giorni del consiglio agrifish prevede numerosi incontri bilaterali: “abbiamo gia’ iniziato a scambiare opinioni e credo che ci siano motivi per pensare che l’agricoltura possa fare quello scatto verso maggiore una produttivita’ e verso una maggiore capacita’ di reddito da distribuire nel modo giusto lungo la filiera, anche attraverso l’innovazione 4.0 che ho cercato di costruire quando ero allo sviluppo economico”, ha sottolineato PATUANELLI. sul fronte dei negoziati pac, il ministro ha spiegato che al di la’ delle priorita’, il percorso di transizione necessita di strumenti flessibili e di tempi giusti. “credo sia questo che dobbiamo garantirci nel rapporto che si instaura tra strategia nazionale, con le regioni, da un lato ed europa dall’altro”, ha spiegato il ministro, per il quale “ogni stato membro deve avere la possibilita’ di raggiungere gli obiettivi che vengono fissati con gli strumenti adatti al proprio sistema produttivo”.