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nel secondo giorno del consiglio agrifish, il ministro delle politiche agricole stefano PATUANELLI ha incontrato il vicepresidente della commissione europea frans TIMMERMANS. due i principali temi affrontati: nutriscore e della possibilita’ che pac, next generation eu e piani nazionali strategici vengano integrati con strumenti diversi per perseguire gli obiettivi del green deal. “abbiamo parlato partendo da quello che ormai e’ chiaro per me essere un problema da risolvere, cioe’ il nutriscore”, ha spiegato PATUANELLI al punto stampa dopo l’incontro. “lo abbiamo declinato spiegando perche’ da un punto di vista ambientale il nutriscore e’ un problema, visto che il bollino verde viene dato prevalentemente a cibi ultra lavorati, che hanno un maggiore bisogno di acqua ed energia e spesso hanno un packaging in plastica: in pratica il nutriscore promuove pratiche che non sono in linea con la riduzione dell’impatto dei cibi sull’ambiente”, ha sottolineato il ministro. riguardo ai diversi strumenti che in pac, next generation eu e pnrr italiano possono essere integrati per perseguire gli obiettivi del green deal, per PATUANELLI il confronto e’ stato franco. commentando l’osservazione di un giornalista sul fatto che alcuni paesi chiedono una valutazione dell’impatto sugli agricoltori dell’integrazione degli obiettivi delle politiche comunitarie nei piani nazionali strategici, il ministro ha risposto: “dire, come ho detto in consiglio, che le raccomandazioni non hanno un carattere giuridico vincolante, non significa che all’interno della pac gli obiettivi del green deal, della eu biodiversity strategy e del farm to fork non vengano ripresi dalla pac, ma se dai un obiettivo e vuoi raggiungerlo devi valutare le azioni che metti in campo per capire se il loro impatto ti porta in quella direzione o da un’altra parte”. “I sistemi produttivi hanno bisogno di tempo per la transizione; ai paesi vanno dati strumenti flessibili per raggiungerli, ma precedentemente va fatta una valutazione del loro impatto”, ha concluso PATUANELLI.