PAC: ROLFI (LOMBARDIA), REGIONI RIMANGANO AUTORITA’ GESTIONE FUTURA

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“‘pieno coinvolgimento delle regioni come autorita’ di gestione degli interventi di sviluppo rurale nella futura pac’. e’ quello che chiedono congiuntamente le piu’ grandi regioni agricole d’europa in una lettera, firmata anche dall’assessore all’agricoltura della regione lombardia fabio ROLFI, indirizzata al vicepresidente della commissione europea frans TIMMERMANS”, informa un comunicato della regione lombardia, nel precisare che “del gruppo agriregions fanno parte 16 regioni di 7 stati membri: açores, andalusia, provincia autonoma di bolzano – south tyrol, auvergne-rhône-alpes, baden-württemberg, bavaria, bretagne, castilla y le’on, emilia-romagna, extremadura, lombardia, nouvelle aquitaine, pays de la loire, sibiu county, toscana, wielkopolska”. “lo sviluppo rurale e’ lo strumento piu’ efficace della pac per la protezione dell’ambiente”, sottolinea ROLFI, che spiega: “gli enti locali piu’ vicini al territorio hanno un maggior interesse a realizzare progetti di sviluppo sostenibile basati sull’innovazione, sulla razionalizzazione delle risorse e sulla valorizzazione delle filiere corte anche nell’interesse economico delle aziende agricole, che in lombardia sono 45.000”. “l’impianto della riforma attualmente in discussione e la centralita’ che da’ ai piani strategici nazionali rischia di ostacolare il ruolo delle regioni e quindi di rallentare l’applicazione del green deal nelle aree rurali europee”, evidenzia l’assessore lombardo. “le agriregions chiedono quindi l’intervento della commissione europea affinche’ vengano riconosciute come il livello istituzionale appropriato per la gestione degli interventi di sviluppo rurale, considerate attori a pieno titolo nella definizione e nelle modifiche degli interventi di sviluppo rurale, nel quadro dei piani strategici nazionali, e pienamente coinvolte nella programmazione”, afferma ROLFI, nel concludere che “l’agricoltura all’interno dei singoli stati e’ estremamente diversificata per vocazione, territorio e clima. i piani strategici nazionali quindi necessitano di un ruolo attivo delle regioni per essere attuati anche in virtu’ delle diverse filiere che devono essere rappresentate e aiutate nei processi di sviluppo”.