CIA, BENE PIANO D’AZIONE UE CONTRO IL CANCRO, VALORIZZI DIETA MEDITERRANEA

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“e’ positivo il piano d’azione contro il cancro presentato dalla commissione ue, occorre pero’ valorizzare meglio la dieta mediterranea, non classificando i cibi in ‘buoni’ o ‘cattivi’, ma ragionando in termini di regimi alimentari corretti o meno, come universalmente riconosciuto dal mondo scientifico”, afferma cia-agricoltori italiani nel ribadire, “anche in occasione dell’odierna giornata mondiale contro il cancro, la necessita’ di una comunicazione piu’ efficace che avvicini il mondo agricolo ai cittadini e sostenga, come l’organizzazione sta gia’ facendo con il progetto ‘il paese che vogliamo’, l’operato delle campagne per la prevenzione”. per cia, infatti, “occorre un intervento piu’ incisivo in termini di informazione e comunicazione, facendo per esempio chiara distinzione tra fumo e consumo di carne o alcolici, come il vino”. “non possono in alcuno modo essere equiparati, trattandosi nel secondo caso, a differenza del primo, di alimenti di cui si possono discutere le quantita’, ma non le qualita’ che ne fanno eccellenze del made in italy e della catena alimentare mediterranea”, sottolinea la cia, che aggiunge: “inoltre, sempre per quanto riguarda la carne rossa e il vino, eliminarne la promozione, come pare voglia fare la commissione ue, potrebbe piu’ che eliminare la scelta, accentuare un’errata consapevolezza del giusto apporto nutrizionale”. “dopo un anno d’emergenza sanitaria e’ dunque importante tornare a mettere a fuoco la salute delle persone che passa per lo screening delle malattie, ma anche per la promozione di corretti stili di vita e di un’alimentazione sana e diversificata”, afferma la cia, nell’evidenziare che “il piano d’azione ue, in questo senso, puo’ essere la giusta occasione”. “in conclusione, da una parte va preservata la dieta patrimonio unesco da piu’ di dieci anni, schema alimentare basato su varieta’ e biodiversita’ degli alimenti e stagionalita’ dei prodotti, nonche’ su un legame unico con il territorio e la sua cultura; dall’altra, va capitalizzato il ruolo che sono tornate a svolgere, sull’equilibrio psicofisico delle persone, le aree rurali d’europa”, spiega la cia, che evidenzia: “durante lockdown e restrizioni vincono, infatti, per condizioni ambientali migliori, sebbene con ancora troppe difficolta’ nell’ambito dei servizi, soprattutto sanitari”. “e’ tempo, infine, di supportare questo processo con piu’ formazione ed educazione alimentare, innovando nella promozione e sviluppando sistemi alimentari piu’ resilienti al cambiamento”, conclude la cia.